Roberto Fico querela Le Iene via fax per la storia della presunta «colf in nero»
18/05/2018 di Redazione
La storia è nota, ormai. Le Iene hanno parlato di una presunta «colf in nero» che Roberto Fico e la sua compagna avrebbero assunto per la loro casa a Napoli. Al netto dei vari scambi di battute tra quest’ultima e il giornalista Antonino Monteleone a colpi di citazioni di Guccini, la vicenda ora passerà attraverso i tribunali. Infatti, Roberto Fico querela Iene, attraverso il suo avvocato.
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Roberto Fico querela Iene, come è andata la storia
La trasmissione Mediaset ha confermato la circostanza, rivelando anche un particolare piuttosto curioso: l’avvocato del presidente della Camera, Annalisa Stile, ha inviato una lettera in redazione via fax. Nel documento, però, erano presenti solo la prima e l’ultima pagina del fascicolo. Per cui, Le Iene non conoscono esattamente quali siano le motivazioni per cui è stata presentata la querela.
Nelle porzioni di testo mostrate dalle Iene in un servizio, ad esempio, si legge che l’avvocato di Fico illustra come dal 2013 il politico del Movimento 5 Stelle viva «prevalentemente a Roma» anche se ha la residenza nell’abitazione a Napoli «ove si reca quando vuole nel tempo libero».
Roberto Fico querela Iene, la spiegazione del programma Mediaset
Secondo la versione fornita dal programma Mediaset, l’azione fatta dal legale dell’avvocato di Roberto Fico sarebbe una sorta di «gesto di cortesia» nei confronti della redazione che, però, avrebbe un secondo fine. Sempre secondo Le Iene, il documento avrebbe lo scopo di far smettere ai giornalisti di occuparsi del caso della colf Imma.
Roberto Fico, intercettato da Antonino Monteleone, aveva negato qualsiasi accusa, sostenendo che la colf, in realtà, è un’amica della compagna che l’aiuta in determinate circostanze. Anche in merito a un altro presunto collaboratore domestico della famiglia Fico contattato da Le Iene, il presidente della Camera ha fornito una spiegazione, sostenendo che la persona in questione fosse un altro amico bisognoso che, ogni tanto, voleva sdebitarsi per l’aiuto offerto dallo stesso esponente del Movimento 5 Stelle. Negli ultimi giorni, sulla vicenda, si erano registrate anche le parole dell’altro pentastellato della prima ora, Alessandro Di Battista, che ha chiesto al collega di partito di chiarire al più presto la situazione.