Borrelli non abbassa la guardia: «Il sud è ancora a rischio»

Il plateau del contagio è arrivato, come comunicato dal presidente dell’Istituto Superiore della Sanità Silvio Brusaferro. Ma quello che non bisogna fare è abbassare la guardia. Se la situazione dei contagi in Lombardia, infatti, appare essere in calo ormai da sei giorni, nelle regioni del sud si osserva un andamento che, se non controllato, può sfuggire dal controllo. Questo, in parte, è dovuto all’esodo da nord a sud di tre settimane fa, i cui effetti si stanno vedendo in questi giorni, con un numero di persone contagiate superiore rispetto ai primi tempi dell’epidemia di coronavirus in Italia. C’è un rischio contagi sud, insomma, come ha evidenziato nel suo passaggio con il Corriere della Sera il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli.

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Rischio contagi sud, le parole di Borrelli per invitare alla prudenza

«La fuga da nord a sud nelle prime settimane di marzo – ha detto Borrelli – è stato un fenomeno molto grave, che ha contribuito alla diffusione del contagio nelle altre regioni. Ora, la situazione nei territori del nord resta drammatica, ma quella nei territori del sud è ancora a rischio. Nessuno può o deve pensare di abbassare la guardia: il virus ha dimostrato di poter attraversare oceani e continenti».

Insomma, sarebbe inesatto allentare in qualche modo le misure di contenimento che sembrano aver dato i primi risultati in diverse aree italiane, a partire dal Veneto e – negli ultimi giorni – anche in Lombardia. Nelle altre regioni del sud, infatti, sebbene la crescita sia rallentata, questo rallentamento è meno evidente se consideriamo l’andamento in tutta Italia compresa la Lombardia (che è la regione che incide maggiormente sul bollettino giornaliero della Protezione Civile).

Rischio contagi sud, l’estensione delle restrizioni fino al 13 aprile

Ecco perché c’è bisogno di un ritorno graduale alla normalità, che possa superare e andare oltre il 13 aprile, come annunciato questa mattina dal ministro della Salute Roberto Speranza. E si comprendono allo stesso modo le critiche delle regioni (sia della Lombardia con Giulio Gallera, sia della Campania con Vincenzo De Luca) alle nuove norme che permettono ai genitori di accompagnare i minori a fare un giro all’esterno, nei pressi della propria abitazione.

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