È giusto dare la notizia della richiesta di archiviazione di Morisi a pagina 12?

Cosa era successo quando era stata data la notizia delle indagini dell'ex capo della comunicazione di Matteo Salvini

30/11/2021 di Gianmichele Laino

Prima regola del giornalismo. Nel momento in cui si dà notizia di un fatto – e qualora quel fatto dovesse essere superato dagli eventi, siano essi una richiesta di smentita o la naturale evoluzione di una storia -, si deve dare pari risalto anche al suo prosieguo. Oggi, si dà notizia della richiesta di archiviazione per Luca Morisi, l’ex capo della comunicazione di Matteo Salvini: a settembre era stata diffusa la storia del ritrovamento di modiche quantità di sostanze stupefacenti all’interno della sua abitazione, da cui erano appena partiti due giovani che avevano lì trascorso le ore precedenti. Il clamore mediatico fu eccessivo: il leader della comunicazione della Lega aveva preventivamente lasciato i suoi incarichi e poi aveva chiesto scusa per il suo comportamento. Seguirono giorni in cui le vicende personali di Luca Morisi trovarono ampio spazio sulle prime pagine di tutti i giornali.

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Richiesta archiviazione per Luca Morisi, la notizia sui giornali italiani

Oggi, nell’edizione cartacea, è il solo Corriere della Sera a riportare la notizia della richiesta di archiviazione da parte della procura. Lo fa con un richiamo in prima e con un articolo completo a pagina 12. Qualcuno si chiederà: dopo la grande esposizione che la vicenda ha avuto non più di due mesi fa, è giusto relegare al centro del giornale l’evoluzione di questa vicenda? Occorre fare delle premesse. Nel giorno in cui è stata resa nota l’inchiesta, il 27 settembre, Repubblica e il Corriere della Sera riportarono entrambe la notizia della droga più o meno con le stesse dinamiche di quello che è avvenuto oggi. Richiamo in prima pagina e articoli nelle sezioni centrali del giornale: il Corriere a pagina 16 e Repubblica a pagina 15. Nei giorni successivi, quando iniziarono a emergere i dettagli dell’inchiesta, si moltiplicarono le interviste e i commenti e la notizia raggiunse facilmente le primissime pagine dei quotidiani.

La differenza tra cartaceo, giornali online e social

La differenza, nel giorno in cui venne data la notizia dell’inchiesta, era stata fatta – come al solito – dall’informazione online (sui siti di tutti i giornali, le indagini su Luca Morisi diventarono in breve il contenuto più letto) e dai social network. Ecco: mentre la carta stampata sembra aver rispettato, in qualche modo, la vecchia regola della medesima visibilità concessa all’evoluzione di una notizia, di certo non si potrà dire lo stesso per i social network. Qui – è evidente – la notizia di una indagine non ha lo stesso engagement della notizia di una richiesta di archiviazione. Storie di internet. E di questo mondo della comunicazione online che non è che non rispetta le regole: di fatto, non ne ha.

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