Richard Gere a Salvini: «Potevo aiutare i migranti con il mio jet privato? L’avrei fatto se ne avessi avuto uno»

18/10/2019 di Enzo Boldi

La propaganda sovranista lo ha criticato perché benestante e benefattore. Contro di lui sono state dette tantissime cose: dalle sue vacanze in Sardegna al motoscafo. Poi ci si è messo anche un personaggio che nei concitati momenti di stallo dell’ennesima nave Ong lasciata in balia del Mediterraneo ha tirato fuori la storia del Jet privato. Quel personaggio era il ministro dell’Interno dell’epoca, Matteo Salvini, che nella sua propaganda macchiettistica e incessante aveva deciso di prendere di mira Richard Gere che aveva voluto dare una mano agli esseri umani soccorsi nel Mediterraneo.

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Il leader della Lega aveva scelto la carta più populista nel suo mazzo: Richard Gere è ricco, quindi invece di andare in vacanza, usasse il suo jet privato per portare i migranti a casa sua. Neanche il più illuminato dei populisti avrebbe potuto partorire cotanto concetto, soprattutto parlando di gente che fugge da guerra e carestie. Ma in quel momento era il divo di Hollywood la persona da mettere sulla gogna con tanto di fake news.

Richard Gere replica a Salvini sulla bufala del suo jet privato

E una di queste è stata smentita ieri sera da Richard Gere. Intervistato da Chiara Proietti D’Ambra e Gabriele Zagni per Piazzapulita (su La7), l’attore americano ha smentito l’illazione fatta da Matteo Salvini sul suo aereo con cui avrebbe potuto prendersi i migranti. L’attore ha risposto così: «Se avessi un aereo privato, l’avrei fatto con molto piacere. Ma non ce l’ho». La sua replica è attorno al minuto 4.25 del filmato pubblicato sul sito di La7.

Il suo approdo sulla Open Arms

Nel suo racconto di quei giorni, Richard Gere ha raccontato di un suo amico che gli ha parlato del decreto sicurezza bis che multava e impediva i soccorsi in mare da parte delle Ong. Questa notizia, che inizialmente pensava fosse uno scherzo, lo ha convito a partire per Lampedusa, recuperare cibo e altri beni di prima necessita per poi salire a bordo della Open Arms che era al limite delle acque italiane.

(foto di copertina: da video Piazzapulita, La7)

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