Cosa significa che ChatGPT non è stato ancora attivato per ora (spoiler: davvero poco)

Nella giornata di ieri, sui social network, si era già diffusa una certa preoccupazione in merito alla mancata attivazione di ChatGPT, nonostante le contromisure di Open AI

27/04/2023 di Gianmichele Laino

C’è un collegamento tra la pubblicazione delle nuove privacy policies di ChatGPT – diffuse da Open AI – e la mancata riattivazione della piattaforma in Italia? Al momento, non ci sono elementi per individuarlo. Lo diciamo molto chiaramente: a differenza di quanto scritto da alcuni sui social media, il fatto che alla pubblicazione delle novità relative al trattamento della privacy degli utenti di ChatGPT (una delle principali è sicuramente quella che prevede la possibilità di utilizzare lo strumento in incognito, senza che i nostri dati personali e le informazioni che diffondiamo più o meno consapevolmente attraverso il bot possano in alcun modo contribuire al training dell’intelligenza artificiale) non sia corrisposto immediatamente la riattivazione del servizio, non significa assolutamente che le novità siano state ritenute insufficienti. Semplicemente, c’è una tabella di marcia da rispettare sulla riattivazione di ChatGPT, dettata dal Garante della Privacy italiano, e ci sono delle posizioni che, tutto sommato, si sono abbastanza riavvicinate nell’ultimo periodo.

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Riattivazione ChatGPT in Italia, che tempistiche ci sono

L’incontro tra Open AI e il Garante della Privacy italiano (che aveva bloccato ChatGPT il 31 marzo) era stato fruttuoso: il 13 aprile, infatti, l’autorità aveva detto che avrebbe sospeso il provvedimento, nel caso in cui la piattaforma gestita da Open AI fosse stata pronta a raccogliere gli input che l’autorità le aveva dato a proposito del trattamento dei dati personali degli utenti. Nelle giornate successive, era stata la stessa Open AI a illustrare alcuni progressi in questa direzione, fino ad arrivare al documento – pubblicato nelle scorse ore – in cui spiega come verrà rivista la propria policy legata alla privacy. La novità più clamorosa, come abbiamo avuto modo di osservare, è sicuramente stata quella di consentire l’utilizzo di ChatGPT anche in incognito. Tuttavia, occorrerà capire come questa possa sposarsi, nei fatti, verso la realizzazione di una bozza di informativa: nel caso in cui l’utente dovesse permettere a ChatGPT di utilizzare i suoi dati personali, come verranno impiegati e trattati? Quali sono gli elementi di trasparenza che possono essere evidenziati per rendere più sicura l’esperienza dell’utente su ChatGPT?

Ovviamente, questa bozza potrebbe essere fornita all’autorità garante dei dati personali italiana anche nei prossimi giorni. Resta un cauto ottimismo, quindi, sulla riattivazione del servizio. La data da prendere in considerazione – e che farà fede su quanto accadrà in futuro – non può che essere quella del 30 aprile prossimo. A quell’altezza cronologica potrebbe concretizzarsi la previsione che il membro del collegio del Garante della Privacy, Guido Scorza, aveva affidato ai nostri microfoni: l’interesse di ChatGPT nel risolvere il problema dei dati personali degli utenti e il conseguente ripristino della piattaforma anche prima del 1° maggio.

Tutti gli altri temi – per i quali le nuove prescrizioni di ChatGPT non presentano ancora delle soluzioni (si pensi, ad esempio, all’implementazione di un efficace sistema di age verification per un utilizzo della piattaforma da parte dei minori di 13 anni) – dovranno essere affrontati secondo un’altra tempistica. Il Garante della Privacy, infatti, aveva concesso un altro mese (con scadenza al 31 maggio) a ChatGPT per una bozza sulla risoluzione del problema, che si dovrà poi efficacemente risolvere entro il mese di settembre del 2023. Insomma, da questo punto di vista, Open AI ha ancora molto tempo. Per la questione più urgente dei dati personali, invece, l’orizzonte resta quello del 30 aprile. Senza caricare troppo di significato il fatto che, nonostante la pubblicazione delle nuove indicazioni sulla privacy, ChatGPT non sia stato ancora riattivato in Italia.

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