L’ipotesi di riaprire tutte le attività in Basilicata, Molise e Sardegna dal 18 maggio

29/04/2020 di Redazione

Che la fase 2 sia ancora tutta da scrivere è evidente dalle dichiarazioni del governo fornite in via ufficiale e dai retroscena che le hanno accompagnate. La sfida al coronavirus è una battaglia inedita, lo si è detto più volte, contro un avversario imprevedibile. Ecco perché le riaperture di tutte le attività lavorative, tranne per ristoranti, bar, parrucchieri e centri commerciali, del prossimo 4 maggio rappresenteranno una vera e propria prova generale in cui il governo potrà misurare eventuali contagi di ritorno. E potrebbero portare a un parziale via libera alla riapertura regioni 18 maggio.

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Riapertura regioni 18 maggio, cosa potrebbe succedere

Al momento l’indice di contagio R0 è compreso tra lo 0,5 e lo 0,7, il tutto favorito dal distanziamento sociale e dal lockdown. Alcune regioni hanno risposto meglio di altre. Si pensi alla Basilicata che, ormai da cinque giorni, è a contagio zero, nonostante sia stato effettuato un numero più alto di tamponi proprio negli ultimi giorni. Per questo motivo, all’interno dell’esecutivo si sta facendo strada l’ipotesi di provare a cercare una soluzione ‘spagnola’, con riaperture differenziate a seconda delle aree più colpite dal contagio.

Riapertura regioni 18 maggio: quali sono quelle interessate

Stando a quanto riportato da Repubblica, infatti, questa sarebbe stata la linea del ministro per lo Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, mentre un altro ministro dell’esecutivo (di cui non è stata fornita l’identità) avrebbe avanzato questa ipotesi: riaprire bar, ristoranti e parrucchieri in Basilicata, Molise e Sardegna già a partire dal prossimo 18 maggio. Una ipotesi, dunque, che resta sul tavolo e che dovrà basarsi soprattutto su quanto accadrà in questo avvio di fase 2 che partirà il 4 maggio.

Se gli italiani, a cui è stato dato il via libera per la visita ai congiunti, rispetteranno le regole del distanziamento sociale e se, soprattutto, le aziende saranno in grado di dare risposte corrette sulla sanificazione degli ambienti, ad esempio, allora questa sperimentazione avanzata in alcune regioni pilota potrà partire già dal 18 maggio. Ma un eventuale contagio di ritorno potrebbe anche causare arretramenti sulla linea della riapertura. Le prossime due settimane saranno cruciali.

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