Riapertura delle scuole, la vice ministra Ascani indica settembre per il ritorno | Video

In questa emergenza coronavirus si sta discutendo sempre di più sull’opportunità o meno di una riapertura delle scuole nel mese di maggio. La possibilità di terminare l’anno scolastico sui banchi però in questo momento è una chimera e difficilmente la situazione potrà cambiare, come ha sottolineatop anche il vice ministro dell’istruzione Anna Ascani questa mattina ai microfoni di Agorà: “Quello che ci dicono gli scienziati prevale su tutto, riaprire le scuole è un rischio e noi questo non ce lo possiamo permettere. Io cerco di dare ascolto a quello che dice l’Oms e il nostro Iss che ci dicono entrambi che le scuole sono purtroppo i luoghi in cui il contagio si moltiplica – ha continuato la Ascani- Anche se bambini e ragazzi sviluppano questo virus con sintomi molto meno pesanti purtroppo anche da asintomatici rischiano di contagiare gli altri, rischieremmo riaprendo le scuole una nuova esplosione del contagio”.

Prudenza è la parola d’ordine per ripartire, anche perché ci sono alcune regioni ancora nel pieno della pandemia: “Siamo ancora in piena epidemia, è chiaro che avere la massima precauzione non è una scelta ma un obbligo in questo momento soprattutto in Lombardia, la Regione più colpita in assoluto. E’ chiaro che si deve pensare a cosa succede nel momento in cui la curva epidemica si abbassa davvero e c’è la possibilità di ripartire, lo si sta facendo insieme alle Regioni”. La prudenza sarà anche l’aspetto fondamentale per la riapertura delle scuole: “Dobbiamo capire come conciliare l’esigenza del garantire nello stesso tempo servizio scolastico e sicurezza, per il momento non c’è questa possibilità. Lavoriamo per farci trovare pronti e, nel momento in cui avremo il via libera, ripartire immediatamente. Un team di persone preposto sta lavorando a delle soluzioni volte a garantire il distanziamento sociale in sicurezza di tanti bambinie  studenti nella stessa aula per molte ore consecutive. La scuola è un diritto costituzionale”.

Riapertura delle scuole, la rassegnazione: “Non ci sono le condizioni, non possiamo prendere rischi”

 

La vice ministra poi entra nello specifico di una riapertura delle scuole nel mese di settembre: “Non è vero che non stiamo pensando alla ripartenza la ripartenza, ma è probabile che queste condizioni per attuarla si verifichino nel mese di settembre.  Garantire gli elementi di sicurezza è per noi un aspetto imprescindibile. Noi abbiamo fatto questa scelta, non da oggi e non solo per la scuola ma per tutto il nostro sistema nazionale, quella di avere grande attenzione per le indicazioni del comitato tecnico scientifico, pur sapendo che l’ultima parola spetta al governo”.

Oltre alla vice ministra Ascani è arrivato anche il parere del sottosegretario all’istruzione Giuseppe De Cristofaro, che ai microfoni di Radio24 ha spiegato che la maggioranza dei paesi è ancora blindata dal punto di vista delle scuole: “Io sono convinto che si debba provare in tutti i modi a tornare in classe e capisco tutti i limiti della didattica a distanza, che comunque è stata preziosa. Questo è un fatto senza precedenti, a casa ci sono un miliardo e mezzo di studenti. Alcuni paesi stanno riaprendo o pensando di farlo, ma la maggioranza no. Non si può rientrare senza una totale sicurezza”.

 

 
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