Rete Italiana Antifascista ci riprova: dopo Sea Watch, parte la raccolta fondi per donare ambulanze all’ong italiana bombardata in Siria

Rete Italiana Antifascista è una realtà – nata dall’unione delle pagine Il Partigiano, Il razzismo non ci piace e Padri e Madri della libertà – molto attiva sui social network, che sa intervenire concretamente nei momenti più critici per la tenuta della nostra umanità. Dopo aver lanciato una raccolta fondi da record per pagare le spese legali alla Sea Watch, ci riprova ora con gli aiuti per il popolo curdo, bombardato dall’aviazione turca in questa assurda invasione della Siria del Nord ordinata da Recep Tayyp Erdogan.

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Rete Italiana Antifascista e la raccolta fondi per i curdi

L’obiettivo è quello di donare ambulanze e beni di prima necessità alla ong italiana Un ponte per… che si trova sul posto per prestare soccorso a donne, uomini e bambini bombardati dall’esercito turco. Nei giorni scorsi, le ambulanze della ong sono state colpite dalle esplosioni. Una perdita grave per un territorio che contava sul supporto medico della ong. Per questo motivo, la Rete Italiana Antifascista ha deciso di avviare una raccolta fondi con l’obiettivo di raggiungere al più presto i 10mila euro per donare ambulanze e medicinali di prima necessità alla ong e – per suo tramite – al popolo curdo.

La gravissima situazione denunciata da Rete Italiana Antifascista

«Abbiamo messo la scadenza a dicembre per questa raccolta fondi – ci ha spiegato Fabio Cavallo di Rete Italiana Antifascista -, ma l’ideale sarebbe raccogliere i soldi molto prima, in modo tale da inviare gli aiuti immediatamente. Quello che sta succedendo in Siria è inaccettabile e ci stiamo chiedendo perché tutto il resto del mondo stia a guardare. Noi vogliamo fare gesti concreti. Lo Stato avrebbe già dovuto agire, bloccando la vendita di armi alla Turchia. Ora è già tardi». Al momento, sono già stati raccolti 3.800 euro, ma il tempo passa e ogni istante può essere prezioso.

Nel frattempo, la situazione in Siria sta diventando sempre più seria. «Mi arrivano delle immagini allucinanti – continua Fabio Cavallo -, scattate da chi è sul posto. Sono fotografie e video terribili, che mostrano l’inferno di fuoco che le popolazioni stanno vivendo. Le perdite sono già molto numerose e il massacro sta continuando nell’indifferenza generale».

Ecco perché l’aiuto alle popolazioni è indispensabile. Un ponte per… è una ong che sta operando sul territorio da oltre 25 anni: punta a sostenere le organizzazioni per i diritti umani, le reti non violente, le organizzazioni di donne, le comunità che resistono. E i giovani attivisti e attiviste che ogni giorno rivendicano diritti, libertà e democrazia.

La rete Italiana Antifascista lancia l’appello a tutti gli antifascisti italiani. Due ambulanze dell’ONG italiana “Un Ponte Per” sono state bombardate dall’aviazione militare turca. I due veicoli si stavano dirigendo verso i presidi sanitari di emergenza costruiti a sud di Ras Al Ain dall’associazione e dalla Mezzaluna Rossa Curda (KRC). “Due medici della KRC sono stati feriti e le nostre ambulanze sono state danneggiate. Chiediamo il vostro aiuto per questo motivo: dopo l’attacco della Turchia al popolo Curdo, ora più che mai, i medici e gli assistenti sanitari hanno bisogno del nostro aiuto. Una piccola cifra non ti cambia la vita, ma per loro è importante per acquistare ambulanze, medicinali di prima importanza e tutto quello che serve per sostenere la popolazione locale vittima dei bombardamenti di Erdogan. Aiutiamo un Ponte per a salvare vite umane. Aiutiamo i fratelli curdi

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