Guerra (Oms): «Si rischia anche se i 15 minuti di esposizione sono accumulati nel corso di un’intera giornata»
Il dirigente dell'Organizzazione Mondiale della Sanità rivela un nuovo dettaglio sul contagio
12/11/2020 di Redazione
Ranieri Guerra, dirigente dell’Oms, ha messo in evidenza – questa sera a Otto e Mezzo – una notizia che, purtroppo, non fa che rendere ancora più complessa la difesa dal contagio da coronavirus. Abbiamo sempre sottolineato come, in linea piuttosto empirica, per trasmettere l’infezione fossero necessari 15 minuti di esposizione al virus. Per questo motivo, sono sempre state messe in risalto le regole del distanziamento sociale e dell’utilizzo dei dispositivi di protezione. Tuttavia, pare che ci sia un nuovo orientamento nel far valere questa “regola dei 15 minuti” che – in qualche modo – rende più difficoltoso anche il lavoro delle app di contact tracing come ad esempio Immuni.
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Regola dei 15 minuti, il cambiamento dell’orientamento
I Centers for Disease Control and Prevention – e a questo punto anche l’Oms che pare averne recepito l’orientamento – sottolineano come la regola dei 15 minuti in realtà sia molto arbitraria. Innanzitutto, non è detto che servano per forza 15 minuti per potersi contagiare (e questo si sapeva anche prima), ma poi è stato determinato che l’esposizione di 15 minuti non debba intendersi come una esposizione con una sola persona per 15 minuti continuativi, ma come la somma dei minuti di esposizione al virus nell’arco della giornata.
Se si incontrano più persone contagiate dal virus per periodi di pochi minuti che, nell’arco delle 24 ore, pareggiano o superano la quota dei 15 minuti, allora si è potenzialmente esposti al contagio di coronavirus. Ci sono – è ovvio – persone più contagiose di altre e, a volte, basta semplicemente uno starnuto per trasmettere l’infezione (così come è vero che l’esposizione prolungata verso una persona non particolarmente contagiosa non è garanzia di contagio immediato), ma un cambiamento della regola dei 15 minuti così importante (e in piena seconda ondata) sembra una notizia piuttosto significativa, a cui non era stata data abbastanza rilevanza.
Questa sera, però, nel corso della trasmissione Otto e Mezzo, Ranieri Guerra ha messo in evidenza questo aspetto, chiedendo agli italiani un ulteriore sforzo di attenzione.