Cresce il numero delle regioni a rischio per i posti in terapia intensiva
Sono sette le regioni che hanno già esaurito la capacità di creare nuovi posti letto di terapia intensiva
24/10/2020 di Redazione
Cresce il numero delle regioni a rischio per i posti in terapia intensiva. A rivelarlo è la 25esima puntata dell’Instant Report Covid-19 dell’Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari dell’università Cattolica di Roma per la quale pur trovandosi ancora sotto la soglia massima del 30 per cento per l’occupazione dei posti letto, tutte le regioni italiane sono già in affanno.
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La lista delle regioni a rischio per i posti in terapia intensiva
Le regioni a rischio sono in realtà un po’ tutte, visto che le terapie intensive si riempiono sempre di più un po’ dappertutto. La regione col valore più vicino al limite soglia del 30%, per esempio, è la Valle d’Aosta col 27,78%. Secondo il coordinatore del gruppo di lavoro, il professore ordinario di Organizzazione aziendale all’università Cattolica Americo Cicchetti, “la 25esima edizione dell’Instant Report mappa il tasso di saturazione della capacità aggiuntiva di posti letto di terapia intensiva” ovvero il rapporto tra il numero di pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva e il numero di posti letto a livello regionale che formano gli 8.679 posti letto nazionali. Cicchetti spiega che l’indicatore “consente di verificare quanto, della capacità produttiva in termini di posti letto di terapia intensiva prevista dai piani di riorganizzazione della rete ospedaliera ed effettivamente implementati, sia in uso”. E in questo caso ben sette regioni avrebbero già esaurito questa capacità, ovvero Piemonte, Marche, Emilia Romagna, Abruzzo, Toscana, Lombardia e Calabria. Oltre a queste poi ci sono Campania e Sardegna quasi al limite, con rispettivamente il 92 e l’88 per cento, mentre Lazio, Sicilia e Puglia avrebbero occupato più di due terzi della capacità aggiuntiva. Dal report emerge che sono sette le regioni che “stanno utilizzando i posti letto di terapia intensiva in dotazione strutturale per rispondere alle esigenze dei malati Covid-19”. E queste regioni sono Umbria (29%), Piemonte (10%), Marche (6%), Emilia Romagna (4%), Abruzzo (3%), Toscana (1%) e Lombardia (1%). Cicchetti infine fa notare che “il tasso di saturazione dei posti letto di terapia intensiva continua a crescere rispetto alla settimana precedente, del 7,6% considerando la dotazione di posti letto di terapia intensiva pre Dl 34/2020 e del 4,6% considerando la dotazione post Dl 34/2020”.