Il raid in Siria divide il centrodestra. Salvini: «È pazzesco». Berlusconi: «Meglio tacere»

14/04/2018 di Redazione

È un centrodestra che appare estremamente diviso quello che stamattina ha commentato l’attacco di Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna in Siria. Il raid americano ordinato dal presidente Donald Trum avvenuto con la stretta collaborazione di Parigi e Londra non è stato per nulla gradito a Matteo Salvini, che si è dimostrato più volte vicino alle posizioni della Russia di Putin (ad esempio definendo una fake news l’attacco chimico di una settimana fa a Douma). Il leader della Lega stamattina, a poche ore, dall’operazione Usa ha twittato: «Stanno ancora cercando le ‘armi chimiche’ di Saddam, stiamo ancora pagando per la folle guerra in Libia, e qualcuno col grilletto facile insiste coi ‘missili intelligenti’, aiutando per altro i terroristi islamici quasi sconfitti. Pazzesco, fermatevi».

Salvini definisce «pazzesco» il raid in Siria, Berlusconi: «In queste situazioni meglio tacere»

Ben diversa la posizione di Forza Italia. «In queste situazioni è meglio non pensare e non dire nulla», ha detto Silvio Berlusconi bocciando laconicamente il duro commento di Salvini. «Si tratta – ha poi affermato il leader di Forza Italia parlando del raid – di un attacco su obiettivi precisi contro siti legati alla produzione di armi chimiche che traduce il principio internazionale di condanna di queste armi». E ancora: «Lasciamo intervenire l’Onu, che dirà quello che emergerà dalle prove». Berlusconi indomma non ha parlato di bufale o inganni, a differenza dell’alleato, e ha usato parola misurate

Si parla di contrasto alle «armi chimiche», quelle di cui dubita Salvini, anche in un messaggio della capogruppo di Forza Italia al Senato Anna Maria Bernini. «L’attacco missilistico – ha scritto la senatrice – avvenuto questa notte in Siria contro il deposito di armi chimiche, senza una previa determinazione del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ed il perseguimento di tutti gli strumenti della diplomazia internazionale, non può e non deve rappresentare un precedente pur se in nome del contrasto alle armi di distruzione». E ancora: «Nel consesso internazionale l’Italia deve esserci e contare, con la sua tradizione di grande diplomazia e lo spirito di Pratica di Mare, che grazie al presidente Berlusconi ha posto fine alle tensioni della guerra fredda».

Di Maio: «L’Ue sia compatta e unita»

Salvini dopo il tweet ha ribadito di ritenere l’attacco alla Siria «sbagliato. «Apprezzo l’intervento di Gentiloni che non ha concesso le nostre basi», ha detto. Il capo politico del M5S Luigi Di Maio, intanto, confermando la linea filoatlantica annunciata nel corso delle consultazioni al Quirinale di questi giorni, ha dichiarato: «Restiamo al fianco dei nostri alleati, soprattutto perché in questa fase delicatissima credo che l’Ue debba avere la forza di farsi vedere compatta e unita, anche nell’invitare le Nazioni Unite a compiere ispezioni sul terreno in Siria affinché si accertino le responsabilità sull’uso di armi chimiche da parte di Assad. Su questo aspetto, in particolare, mi auguro che anche il Consiglio di Sicurezza dell’Onu si mostri coeso». «Siamo preoccupati per quel che sta accadendo e riteniamo che in Siria occorra accelerare con urgenza il lavoro della diplomazia, incrementando i canali di assistenza umanitaria. L’uso di armi chimiche, come ho già detto, è intollerabile ma mi auguro che l’attacco di oggi resti un’azione limitata e circoscritta e non rappresenti invece l’inizio di una nuova escalation».

(Foto: ANSA / Mariano Faenza / Mariano Lanese)

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