Radio Maria ci fa sapere che «l’apocalisse è cominciata». Ma non c’entra il coronavirus
21/02/2020 di Enzo Boldi
Scorrendo sulla bacheca social di Radio Maria si nota la tendenza ad affrontare la professione della fede cattolica al passo con le dinamiche dei social. Tempo fa abbiamo parlato della famosa carta d’identità di Gesù, ma su Twitter si trovano anche gif animate di Cristo che fa il segno della croce a mo’ di benedizione, con tanto di luci quasi stroboscopiche. Oggi pomeriggio, poco dopo la conferma dei numerosi contagi in Lombardia (prima ancora di quelli in Veneto) Radio Maria su Coronavirus ha voluto tranquillizzare tutti con un post allarmante. Ma la realtà è ben diversa dalle reazioni dei social.
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«L’apocalisse è incominciata», si legge nel post Twitter pubblicato alle 16.08 in cui si annuncia un messaggio di Padre Livio letto durante la diretta a Radio Maria. Si tratta del titolo del libro scritto da don Livio Fanzaga nel 2019. La contingenza temporale con quel che accadeva in quelle ore in Lombardia, però, ha fatto passare l’annuncio di una rubrica quotidiana come una sorta di vaticinio biblico.
H. 16:13#Catechesi: L’apocalisse è #incominciata
Padre Livio pic.twitter.com/BwFDrzP02P
— Radio Maria (@RadioMariaITA) February 21, 2020
Radio Maria su Coronavirus: non, l’apocalisse non c’entra nulla
Radio Maria su Coronavirus dice che l’apocalisse è incominciata? Non esattamente. Quel titolo fa riferimento allo spazio quotidiano che Don Livio Fanzaga occupa all’interno dell’emittente cattolica che dirige e, su questo tema, ha scritto anche un libro. Insomma, nessun vaticinio. Anche perché basta continuare a scorrere sulla bacheca social per trovare lo stesso post condiviso nella giornata di ieri, in quella precedente e via dicendo.
H. 16:13#Catechesi: L’apocalisse è #incominciata
Padre Livio pic.twitter.com/X0wIfEveCI
— Radio Maria (@RadioMariaITA) February 18, 2020
La contingenza temporale
Insomma, nessuna previsione di apocalisse biblica di Radio Maria su Coronavirus, ma solo il titolo di una rubrica quotidiana di Don Livio. Sui social, però, in molti hanno pensato si trattasse di un allarmismo per via delle notizie che arrivavano dalla Lombardia prima e dal Veneto poi.
(foto di copertina: da profilo Twitter di Radio Maria)