Radio Maria pubblica la carta d’identità di Gesù

Tra una preghiera, il “caffeino quotidiano” di Padre Livio e una vignetta guida sulla Buona Confessione, sulla pagina Facebook di Radio Maria sono apparsi i documenti anagrafici di Gesù. Non si tratta però di una scoperta illuminante o di un ulteriore passo nella ricostruzione di uno dei personaggi che ha, per i credenti o meno, plasmato la cultura mondiale. Radio Maria ha infatti pubblicato una carta di identità (italiana) di Gesù, che è però tutta da ridere.

Radio Maria pubblica la carta d’identità di Gesù

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Capelli “divini”, statura “alta”, occhi “pieni di luce” e cittadinanza “in Cielo, in terra e in ogni luogo”. Il ritratto è inconfondibile: parliamo chiaramente di Gesù. La via di residenza nel Regno dei Cieli è ovviamente via del Paradiso. Una carta di identità in piena regola con tanto di segni particolari. «È salvezza per tutti – si legge – è pane per la nostra fame» e «vino per la nostra festa». E non manca nemmeno l’impronta che, per ovvietà di cose, è la Sacra Sindone. Il post senza didascalia sembra un po’ fuori contesto rispetto alla routine della pagina di Radio Maria, ma ha sicuramente attratto sulla pagina anche molte pecorelle smarrite.

La cittadinanza di Gesù

Curioso il fatto che Gesù di Nazareth, nato a Betlemme in Palestina, abbia una carta di identità italiana.  Potrebbe valere l’intercessione della Santa Sede forse? Fatto sta che la data scelta per la sua nascita è simbolica, il 25 dicembre. Evidentemente, Gesù ha completato l’iter per ottenere la documentazione italiana, fatta tra esami, immersione nella cultura e adesione ai valori nazionali. Altro che Ius Soli, direbbe Salvini, probabilmente aggiungendo che quello di Gesù è l’esempio da seguire. Non a caso, l’ex vicepremier nell’ultimo anno ha rispolverato un’immagine più religiosa Certo, dal palco dei comizi con il rosario alla spiaggia del Papeete con il Mojito il passo è stato fin troppo breve. Ma sebbene la carta di identità sia italiana, il documento lo dice chiaramente: Gesù ha la cittadinanza «in Cielo, in terra e in ogni luogo». Italia compresa. Anche se arriva dalla Palestina.

I commenti divini tra il serio e il faceto, tra il Sacro e il Profano

Un post chiaramente ironico quello sui documenti di Gesù «detto il Cristo Figlio di Maria» che ha divertito molto i seguaci della pagina su Facebook. I primi commenti sono pieni di cuori, messaggi d’amore e invocazioni: da «Gesù aiutaci aiuta tutto il mondo  » fino a «Gesù abbi pietà di noi. Qui non si capisce più niente. Intervieni con la tua potenza».

C’è anche chi commenta con la gif di De Sica che dice «Na cafonata» e chi inneggia alla svolta trash di Radio Maria, ma spunta anche qualche invito allo staff: «Dite al vostro Social Media Manager di non bere dall’acquasantiera». Alcuni però hanno trovato il post di cattivo gusto e irrispettoso. «Non ha bisogno, ne il credente ne gesù Cristo, di questa cosa che avete pubblicato: veramente di cattivo gusto!» scrive un utente, mentre un altro li invita a seguire con più scrupolo il terzo dei Dieci Comandamenti, “Non usare il nome di Dio invano”. Ma una risata divina, in fondo, non si risparmia a nessuno.

(Credits immagine di copertina: Facebook Radio Maria)

Gepostet von Radio Maria am Dienstag, 8. Oktober 2019

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