Quanto conta lo smart parking in una città digitale

Perché potrebbe rendere più sostenibile un servizio, perché potrebbe migliorare l'operatività all'interno di una città attraverso degli strumenti digitali

14/07/2023 di Gianmichele Laino

I mille concetti di smart parking. In un momento storico in cui il numero delle automobili che scorrono per le strade delle nostre città sta aumentando in maniera notevole, diventa sempre più complicato cercare parcheggio. La ricerca di un posto auto libero è una delle attività che contribuisce in maniera significativa ad aumentare l’inquinamento atmosferico, dal momento che porta le automobili a restare accese molto di più del necessario rispetto a un semplice tragitto da un punto A a un punto B. Ecco perché, nell’ambito del concetto di smart city, non si può fare a meno di considerare l’attività di smart parking. E le iniziative, anche in città italiane, si stanno moltiplicando.

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Smart parking, il concetto che può rendere più sostenibile la vita in una città

I modelli più recenti di automobili hanno, di serie, i sensori di parcheggio. Questi ultimi non aiutano soltanto il guidatore nell’effettuare un parcheggio corretto ma, in maniera molto futuribile, potrebbero assisterlo anche nella ricerca di un posto auto disponibile, attraverso un collegamento in cloud. Sono sempre più diffuse, inoltre, le centraline interrate che permettono di trasmettere dei segnali nel caso in cui il posto auto non sia occupato da un’altra automobile. Anche a Roma, ad esempio, era stato fatto un esperimento del genere, volto a individuare i parcheggi per disabili (vi avevamo parlato, qualche tempo fa, dei problemi che il progetto Tommy aveva riscontrato).

Tuttavia, in altre città italiane, il concetto di smart parking è stato applicato con risultati rilevanti. Si pensi, ad esempio, ai 70 sensori installati a Mantova (che agevolano sicuramente la sosta nei centri abitati, anche se – da soli – non possono risolvere i problemi di parcheggio di quasi 50mila abitanti a cui si aggiungono i numerosi turisti in visita nella città d’arte) che funzionano attraverso un’app dedicata. Anche a Treviso, il sistema I-Park garantisce una mobilità sostenibile che possa prendere in considerazione l’agevolazione al parcheggio.

Lo smart parking, tuttavia, resta ancora una sfida che, per certi versi, entra in territori inesplorati per quanto riguarda le principali città italiane. Al momento, secondo una recente indagine, soltanto il 13% di un campione di italiani intervistati ha affermato di utilizzare un’app per cercare passeggio. Segnale che la strada verso la smart city è comunque lunga da percorrere. E che gli stalli per andare in sosta sono ancora ingorgati.

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