Perché si è sentita l’esigenza di aumentare il numero di giornalisti in Italia?

Il tentativo di auto-riforma fatto dal CNOG (e bocciato dal Ministero della Giustizia) sull'ordinamento professionale aveva come obiettivo quello di rendere il mondo del giornalismo più al passo con i tempi. Ma occorrono sempre più professionisti dell'informazione?

21/02/2023 di Enzo Boldi

La passione delle nuove e vecchie generazioni per il mondo del giornalismo ha sempre subìto dei flussi di interesse. Ci sono stati periodi storici in cui tantissime persone sognavano un futuro personale e professionale all’interno dell’ecosistema del mondo dell’informazione e altri in cui è stat registrato un profondo disinteresse per il mestiere. Fasi alterne e cicliche che si ripropongono continuamente, ma che hanno un riflesso anche sui nuovi media che nascono e su cui – spesso e volentieri – anche le testate si aggrappano alla ricerca non solo di visibilità, ma di sussistenza agli occhi del pubblico. Nuovi mezzi di comunicazione che erano stati individuati dal CNOG come possibili piattaforme per far atterrare la riforma dell’ordinamento professionale, in particolar modo per quel che riguarda il praticantato giornalistico. Ma questo progetto è stato bocciato dal Ministero della Giustizia. Ma cosa dicono i numeri? Quanti sono i giornalisti in Italia? Come si suddividono?

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Nel nostro Paese siamo circondati dall’informazione. Dai numero quotidiani (generalisti, specialistici, locali), alle riviste settimanali, passando per le televisioni e le radio. Ovunque, scorrono titoli e notizie perché sempre più persone sentono l’esigenza di essere informate su quel che accade nel mondo, attraverso le diverse sfaccettature che il mondo dell’informazione ha inevitabilmente assunto. E poi ci sono anche i social network che non sono solamente un paracadute per la pubblicazione di notizie da parte di testate giornalistiche registrate, ma anche una vetrina per un nuovo modo di fare informazione. E, anche per questo, l’Ordine dei Giornalisti stava tentando di assimilare (sotto la dicitura di “casi eccezionali”) il praticantato giornalistico effettuato presso testate registrate (in Tribunale, come da legge) ad altri tipi di pubblicazioni senza la necessità della validazione da parte di un direttore responsabile (elemento imprescindibile per la registrazione presso un Tribunale).

Quanti sono i giornalisti in Italia? I numeri della professione

Ma la proposta era legata ai numeri in calo? Quanti sono i giornalisti in Italia? Per poter dare una risposta a queste due domande occorre suddividere i dati a nostra disposizione. Innanzitutto, partiamo dai numeri puri riportati dal Centro di Documentazione giornalistica e inseriti all’interno dell’Agenda del Giornalista: nel 2021, risultavano 108.360 giornalisti. A questi – estendendo il concetto – si aggiungono 10.350 professionisti che fanno ufficio stampa e circa 10.370 tra comunicatori e marketing. Questi dati, poi, sono ulteriormente suddivisi. In particolare quello dei 108.360 che – secondo i numeri ufficiali dell’Ordine dei Giornalisti (sotto cui ci sono i due albi) – dovrebbe essere leggermente inferiore: circa 30mila sono iscritti al registro dei giornalisti professionisti, mentre circa 75mila sono giornalisti pubblicisti. Sta di fatto che mettendo in parallelo i dati, appare evidente che in Italia ci siano oltre 105mila giornalisti.

Dunque, sembra che la risposta alla domanda “Quanti sono i giornalisti in Italia?” sia abbastanza risoluta. Ma si tratta di un dato che ancora non dà la misura, visto che si tratta di numeri che si basano sugli iscritti agli elenchi, quindi non di professionisti o pubblicisti realmente attivi nel mondo del giornalismo. Togliendo – come fatto dall’ultimo report dell’Osservatorio sul Giornalismo (dell’AgCom) con dati riferiti al 2018 – iscritti che non esercitano più la professione giornalistica e i pensionati, il dato cala drasticamente a 35.706.

Dunque, stando agli ultimi dati – che si basano sui numeri raccolti dall’INPGI (Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani) -, nel nostro Paese ci sono poco meno di 36mila giornalisti che esercitano la professione. E il grafico mostra come nel corso degli anni il numero totale si stia lentamente riducendo.

È necessario aumentare quel numero?

Rispetto al 2010 (fino al 2018), il numero di giornalisti si è ridotto di oltre 4mila unità. Un dato notevole che potrebbe aver spinto il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti a voler ampliare la platea di lavoratori da inserire – a tutti gli effetti – sotto la propria egida. Con oneri e onori. Ovviamente, però, le carte sul tavolo molto più complesse rispetto a questo facile sillogismo. Perché l’attuale sistema dell’ordinamento della professione giornalistica prevede degli step formativi (al netto di come e quanto siano rispettati non tanto dai lavoratori, ma dalle aziende) basati sul lavoro al fianco di giornalisti già professionisti per introdurre il praticante nel mondo lavorativo. Il principio alla base del tentativo (bloccato) di riforma dell’ordinamento professionale bypassa tutto ciò attraverso la figura del tutor. Basta questo per far risalire il numero di giornalisti in Italia?

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