Ma quante dosi di vaccino servono per diventare immuni?

La Francia diventa il primo paese a raccomandare un'unica dose per chi è stato già contagiato

12/02/2021 di Redazione

L’Authority per la salute francese ha dato parere favorevole alla somministrazione di una dose unica di vaccino per le persone che hanno già avuto il Covid-19. Questo, hanno spiegato gli scienziati, «perché queste persone hanno già elaborato in occasione dell’infezione una memoria immunitaria. La dose unica di vaccino svolgerà il ruolo di richiamo», hanno aggiunto i componenti dell’Authority. La Francia è il primo paese a raccomandare una dose unica per chi è già stato contagiato.

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Ma allora, quante dosi di vaccino servono per diventare immuni? Le persone precedentemente infettate dal nuovo coronavirus possono avere una risposta immunitaria molto forte dopo la somministrazione di una dose di Pfizer. A scoprirlo uno studio israeliano condotto dalla Bar-Ilan University e dallo Ziv Medical Center e pubblicato sulla rivista Eurosurveillance. I ricercatori hanno coinvolto oltre 500 partecipanti per valutare la risposta al vaccino Pfizer-BioNTech nei soggetti che avevano già avuto l’infezione. «Sebbene i dati degli studi clinici siano incoraggianti, le informazioni relative alla risposta al vaccino restano ancora poco comprese. I nostri risultati preliminari mostrano che le persone precedentemente infettate dal virus hanno risposto in modo molto forte a una dose del vaccino Pfizer, indipendentemente dal momento della prima infezione e dalla presenza di anticorpi rilevabili», ha affermato Michael Edelstein della Facoltà di Medicina presso la Bar-Ilan University.

Il team ha esaminato 514 membri dello staff dello Ziv Medical Center, 17 dei quali avevano superato la malattia da nuovo coronavirus in un momento variabile tra uno e dieci mesi prima di ricevere la prima dose del vaccino Pfizer. Gli scienziati hanno misurato i livelli di anticorpi di tutti prima e dopo la somministrazione. «La risposta tra le persone precedentemente infette è stata così efficace da aprire il dibattito sulla possibilità che una singola dose potesse essere sufficiente e questa scoperta potrebbe aiutare i decisori per le scelte informate in merito alla politica sui vaccini. La forte risposta a una dose del vaccino rappresenta una buona notizia ma sarà opportuno validare i nostri risultati con una coorte più ampia prima di avere la certezza di questi dati. Stiamo continuando a seguire gli operatori sanitari dopo la loro seconda dose per capire meglio la durata della copertura immunitaria del vaccino nei diversi gruppi di persone», ha concluso Edelstein.

[CREDIT PHOTO: ITALY PHOTO PRESS]

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