Il piano per far riprendere le funzioni religiose il 10 maggio (e, preferibilmente, all’aperto)

28/04/2020 di Enzo Boldi

Alla fine, probabilmente, si arriverà a un compromesso. Il governo, con l’attività sottotraccia del Viminale, è a lavoro per dirimere la matassa che si è ingarbugliata – ancora di più – dopo gli annunci degli allentamenti progressivi del lockdown in Italia. Le proteste della Cei e di alcuni nomi di spicco dei Vescovi italiani, infatti, hanno spinto l’Esecutivo trovare una soluzione alla questione del quando riapriranno le chiese. Non le strutture, che sono sempre rimaste aperte, ma le funzioni religiose che sono state sospese dalla seconda settimana del mese di marzo.

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Come riporta il quotidiano La Repubblica, la data indicata – in anticipo rispetto all’originale prescrizione annunciata domenica 26 aprile da Giuseppe Conte – potrebbe essere quella di domenica 10 maggio. Il calendario, però, potrebbe slittare di un giorno – passando a lunedì 11 maggio – per evitare il grande afflusso (temporaneo) alle celebrazioni domenicali che, per definizione, sono quelle più affollate per la religione cattolica.

Quando riapriranno le chiese per le messe?

La trattativa serrata per ricucire lo strappo viene condotta da Luciana Lamorgese, in stretto contatto con il cardinale e presidente della Cei Gualtiero Bassetti. Ma quando riapriranno le chiese per le messe (ma anche tutti gli altri edifici religiosi in base al proprio credo), ci saranno delle nette differenze rispetto al passato che, fino a qualche mese fa, abbiamo sempre conosciuto. Innanzitutto, infatti, sarà obbligatorio l’uso della mascherina per partecipare alle funzioni religiose.

Celebrazioni preferibilmente all’aperto

Tra le novità, potrebbe esserci un vincolo legato alla natura stessa delle strutture ecclesiastiche italiane. Tra le indicazioni che filtrano dal Viminale, come spiega La Repubblica, dovrebbe esserci quella di invitare preti e parroci a celebrare, dove possibile, le messe all’aperto per evitare l’affollamento all’interno dei luoghi chiusi. La trattativa dovrebbe andare ancora per qualche giorno, ma giovedì incombe l’emendamento presentato dal Pd per riaprire alle funzioni religiose in deroga all’ultimo dpcm.

(foto di copertina: da Pixabay)

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