Putin firma la “norma anti-Apple”: sui dispositivi solo software “Made in Russia”

Presentata come una norma a tutela dei consumatori russi, è stata considerata da diversi osservatori come l’ennesima stretta del sistema di controllo del Cremlino sui cittadini. La norma firmata da Vladimir Putin, già soprannominata “anti-Apple” impone l’installazione di software “Made in Russia” sui device elettronici.

Putin firma la “norma anti-Apple”: sui dispositivi solo software “Made in Russia”

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Nella sera di lunedì 2 dicembre, Vladmir Putin ha firmato una legge che impone, a partire dal primo luglio 2020, l’installazione di software made in Russia di alcuni device elettronici messi in vendita nel Paese, includendo smartphone, computer, tablet e smartwatch. Nel testo della norma viene riportato che l’obbiettivo è «garantire che gli utenti russi di internet e dei servizi di telecomunicazione possano utilizzare l’hardware acquistato (smartphone, computer, schermi tv intelligenti) senza dover installare ulteriori applicazioni mobili e altri software per dispositivi di elaborazione elettronica destinati agli utenti russi di tali dispositivi».

I promotori della legge hanno ideato la norma presentandola come una mossa a tutela e sostegno delle tecnologie russe, ma la Ratek, che riunisce nella sua associazione le società che producono e vendono elettrodomestici e attrezzature informatiche, ha evidenziato come questo non sia possibile su tutti gli apparecchi. Il timore è che quindi molte aziende internazionali si ritirino dal mercato russo, una su tutte Apple che su suoi dispositivi non permette di installare software non propri.

(Credits immagine di copertina:  © Mikhail Klimentyev/Xinhua via ZUMA Wire)

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