Nuovo mandato di arresto internazionale per Carles Puigdemont

14/10/2019 di Enzo Boldi

Non risultava tra i dodici uomini finiti a processo nell’ottobre del 2017 per disobbedienza, ma la decisione della Corte Suprema spagnola torna a far ricadere il nome di Carles Puigdemont tra le persone responsabili del tentativo di indipendenza coatta da parte del parlamento catalano nei confronti del potere centrale di Madrid. Tra i nove leader indipendentisti catalani condannati con pene tra i nove e i 13 anni di carcere, il suo nome non compariva, ma poche ore dopo il giudice Pablo Llarena ha deciso di riattivare quel mandato internazionale d’arresto nei suoi confronti, messo in disparte qualche anno fa.

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Carles Puigdemont è fuggito da Barcellona dopo il tentativo, fallito, di secessione della Spagna. Era il 2017 e dopo la sua decisione volontaria di andare in ‘esilio’ in Belgio si aprì una breve stagione di polemiche e mandati internazionali di arresto. Poi, anche per via dell’intromissione dell’Unione Europea, il tutto venne rispedito al mittente e quel mandato non fu più attivato. Fino a oggi.

Carles Puigdemont e il nuovo mandato d’arresto

La condanna – per sedizione e malversazione – di nove imputati su 12 non poteva far altro che riaccendere i riflettori anche sullo stesso PuigdemCarles Puigdemontont  che fu uno dei grandi protagonisti del tentativo di secessione e indipendenza della regione che governava, la Catalogna, dalla Spagna e dal potere centrale di Madrid. Un tentativo finito male, con la sua fuga all’estero per fuggire dalle conseguenze legali che oggi – per gli altri – hanno raggiunto l’apice con quelle pesanti condanne.

Ora tocca al Belgio decidere

Il giudice che ora ha riattivato il mandato d’arresto internazionale è lo stesso che nel 2018 fu costretto a ritirarlo per via delle reticenze della Germania all’estradizione di Puigdemont. Ora la palla passerà al Belgio, Nazione in cui risiede ormai da tempo l’ex presidente della Catalogna, che dovrà decidere il da farsi.

(foto di copertina: Thierry Roge/Belga via ZUMA Press))

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