I leader degli indipendentisti catalani condannati dai 9 ai 13 anni di carcere

14/10/2019 di Enzo Boldi

La Corte suprema spagnola ha condannato dai nove ai 13 anni i leader del movimento degli indipendentisti catalani che nel 2017 vennero accusati di ribellione per via dell’auto-proclamazione di indipendenza del parlamento della Catalogna rispetto alla centralità del potere di Madrid.  L’ex vicepresidente della Generalitat, Oriol Junqueras, è stato condannato alla pena più alta: 13 anni di reclusione per sedizione e malversazione.

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Immediata la reazione a questa condanna da parte dell’ex presidente della Catalogna Carles Puigdemont che si trova ancora in ‘esilio all’estero’ proprio dai giorni delle grandi mobilitazioni politiche e civili degli indipendentisti catalani. Su Twitter parla di sentenza barbara per un totale di oltre 100 anni di prigione nei confronti dei nove leader che dovranno scontare la loro pena in carcere.

Indipendentisti catalani, la sentenza della Corte suprema spagnola

«Centoanni di carcere in totale. Una barbarie. Ora più che mai, dalla vostra parte e delle vostre famiglie. Adesso è necessaria una reazione, come mai prima d’ora. Per il futuro dei nostri figli. Per la democrazia. Per l’Europa. Per la Catalogna».

La reazione di Puigdemont

Le condanne al carcere sono arrivate per nove dei dodici leader degli indipendentisti catalani accusati nel processo iniziato esattamente due anni fa: oltre a Junqueras (condannato a 13 anni) nella sentenza si citano l’ex speaker del parlamento catalano Carmen Forcadell, i leader indipendentisti Jordi Sanchez e Jordi Cuixart, e gli ex ministri catalani Dolors Bassa, Joaquim Forn, Raul Romeva, Jordi Turull e Josep Rull. Per gli altri tre imputati, Carles Mundo, Meritxell Borras, Santi Vila, sono state previste solo alcune ‘ammende’ senza il carcere.

(foto di copertina: Lito Lizana/SOPA Images via ZUMA Wire)

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