La richiesta di Propaganda a Twitter per la ‘spunta blu’ al premio Nobel Parisi

Da decenni la scienza aveva avvertito dei rischi

09/10/2021 di Redazione

Dear Twitter, what are you waiting for to give our Nobel Prize winner Giorgio Parisi a blue badge?”. Tradotto: “Cara Twitter, cosa stai aspettando a dare la ‘spunta blu’ al premio Nobel Giorgio Parisi?”. È la richiesta fatta da Propaganda Live a Twitter: l’account social della trasmissione in onda su La7 ha infatti ufficialmente chiesto a Twitter di regolarizzare come ‘personaggio famoso’ il premio Nobel per la Fisica, ancora senza ‘spunta blu’, riconoscimento assegnato da Twitter a tutti i personaggi famosi.

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«Sfortunatamente le azioni intraprese dai governi non sono state all’altezza di questa sfida e i risultati finora sono stati estremamente modesti», ha detto il Nobel Giorgio Parisi intervenendo alla Camera, nella riunione di preparazione in vista della COP26. «L’umanità – ha aggiunto Parisi – deve fare delle scelte essenziali, deve contrastare con forza il cambiamento climatico. Sono decenni che la scienza ci ha avvertito che i comportamenti umani stavano mettendo le basi per un aumento vertiginoso della temperatura del nostro pianeta». Dall’esperienza della pandemia di Covid-19, ha proseguito il Nobel, «sappiamo che non è facile prendere le misure efficaci in tempo. Abbiamo visto come spesso le misure di contenimento della pandemia sono state prese in ritardo, solo al momento in cui non erano più rimandabili». Parisi ha quindi citato un capo di governo a cui sfuggì il detto ‘non possiamo fare un lockdown prima che gli ospedali siano pieni, i cittadini non capirebbero’. Bloccare il cambiamento climatico con successo richiede, per Parisi, «uno sforzo mostruoso da parte di tutti: è una operazione con un costo colossale, non solo finanziario ma anche sociale con cambiamenti che incidono sulle nostre esistenze». Il compito della politica, secondo il Nobel, è «far sì che questi costi siano accettati da tutti: chi più ha usato le risorse deve contribuire di più, in maniera da incidere il meno possibile sul grosso della popolazione; i costi devono essere distribuiti in maniera equa e solidale fra tutti i Paesi: la decenza richiede che i Paesi che attualmente incidono sulle risorse del pianeta devono fare gli sforzi maggiori». Parisi ha rilevato infine che «il prodotto nazionale lordo non è una buona misura dell’economia. Cattura la quantità ma non la qualità della crescita. Sono stati proposti molti indici diversi, tra cui l’indice di sviluppo umano e l’indice di benessere economico sostenibile. Se il prodotto nazionale lordo rimarrà al centro dell’attenzione, il nostro futuro – ha concluso – sarà triste».

[CREDIT PHOTO: ITALY PHOTO PRESS]

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