Il viaggio in Israele è costato 12mila follower a Giulia De Lellis

Le polemiche e le campagne social contro la scelta dell'influencer hanno provocato un calo che può sembrare elevato, ma è irrisorio

28/07/2023 di Enzo Boldi

I social hanno un peso specifico molto elevato nella vita delle persone. Soprattutto se, per via delle classiche dinamiche di una società che ormai tende sempre più alla popolarità attraverso ogni qualsivoglia tipologia di piattaforma digitale, i post e i contenuti che vengono pubblicati a cadenza quotidiana vengono visualizzati e seguiti da milioni di persone. Dunque, chi si mette nella posizione di “influencer” o creator digitale ha un’importante responsabilità sui messaggi che trasmette al proprio pubblico. È il caso del profilo Instagram di Giulia De Lellis, l’ex tronista di “Uomini e Donne“, che nei giorni scorsi – in compagnia del suo compagno Carlo Gussalli Beretta – ha raccontato con stories e post il suo viaggio in Israele. Tra i racconti contestati, c’è anche quello sull'”addestramento” insieme all’IDF, le forze di difesa israeliane, proprio mentre nelle strade e nelle piazze (oltre all’eterna questione Palestinese) si susseguono le violenze dopo il via libera alla riforma Netanyahu sulla giustizia.

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Al netto del contesto di questa vicenda, proviamo a fare un’analisi del profilo Instagram Giulia De Lellis dopo l’inizio delle polemiche. Perché su Twitter è partita una vera e propria campagna di critica nei confronti dell’influencer – che, tra le altre cose, ha pubblicato alcuni contenuti sponsorizzati da Israele -, con l’invito a togliere il “follow” alla sua pagina social. E così in molti hanno iniziato a non seguirla più. Ma questa azione ha avuto un effetto impattante? Proviamo a capirlo.

Profilo Instagram Giulia De Lellis, la perdita di follower

Partiamo dal grafico – ottenuto utilizzando la piattaforma “Not Just Analitycs” – che mostra l’andamento dei follower di Giulia De Lellis dal maggio del 2019 a oggi.

La tendenza è stata, di fatto, praticamente sempre in crescita arrivando, nel gennaio del 2021, a superare la soglia dei 5 milioni di euro. Nel frattempo, De Lellis ha avviato moltissime sponsorizzazione e campagne di influencer marketing. E la situazione, come si evince dal grafico che mette in evidenza gli ultimi tre mesi.

Un calo simile nel numero dei follower si è registrato nello scorso mese di maggio, ma senza raggiungere i livelli di oggi. Anche perché (e solo la “storia” ci dirà se si ripeterà), a quella riduzione è seguito un nuovo aumento di seguaci. Ma, appare evidente dal grafico dell’ultima settimana, questa volta il trend al ribasso sembra essere molto pesante.

Si tratta, però, di micro-numeri all’interno di un sistema di macro-numeri. Perché, guardando nel dettaglio, si parla di circa 12.500 follower in meno in poco più dio 24 ore.

Un calo che può apparire drastico, ma non è propriamente così. Al netto di un “guadagno” di follower praticamente azzerato nel corso degli ultimi giorni, coloro i quali hanno deciso di agire in segno di “protesta social” dopo la vacanza di Giulia De Lellis in Israele, sono la classica goccia nell’oceano.

Il calo, ma non troppo

A oggi, nel momento in cui stiamo scrivendo questo articolo di analisi del profilo Instagram Giulia De Lellis, l’account dell’influencer conta 5.371.252, mentre solo qualche giorno fa ne contava 5.384.578. Dunque, visto che la matematica non è un’opinione, parliamo di un calo dello 0,25%. Una goccia nell’oceano. Stesso discorso per quel che riguarda il profilo Instagram di Audrer, il brand beauty di De Lellis. 

Questo account si muove su misure di gran lunga inferiori, quindi il calo di 108 follower nella giornata di ieri – giovedì 27 luglio – è impercettibile (nonostante il grafico lo mostri molto più pesante). Di fatto, dunque, la campagna Twitter ha messo in evidenza tutte le contestazioni nei confronti dell’influencer, ma non ha portato a un risultato “efficace” per chi lo ha condotto.

Le reazioni? Solo oggi

Dal canto suo, Giulia De Lellis ha lasciato scorrere del tempo prima di rispondere. Su Twitter circola una replica che avrebbe inviato a un’utente, ma non avendo conferme sulla veridicità non la pubblicheremo. Sta di fatto che, fino a questa mattina, tra le immagini di lei al mare e in una gelateria, compariva solamente questa ricondivisione.

Un post di Will sulla gestazione per altri (GPA) dopo la legge approvata dalla Camera dei deputati per renderla “reato universale”, accompagnato da quattro emoticon con il faccino in procinto di vomitare. Dunque, cercare di richiamare l’attenzione su un tema molto sensibile – e discusso in Italia – per prendere una posizione ben definita. Poi, poco dopo le 11 di questa mattina, pubblica questo messaggio sulle sue IG Stories.

«Momento di chiarezza che preferisco mettere per iscritto, così da evitare ogni tipo di fraintendimento. Nel racconto del mio viaggio in Israele c’era solo il piacere della scoperta e nessuna volontà di propagandare alcun messaggio politico, anche perché sono perfettamente consapevole di non avere la preparazione per poter prendere posizione su un tema così complesso e delicato. Chi ha sostenuto il contrario mi ha sopravvalutata, o più semplicemente ha scelto di usarmi, lui sì, per fare propaganda. Vedere così tanta aggressività e odio da parte di chi dichiara di essere animato da sentimenti di pace mi sconvolge, ma consapevole del mio ruolo, saprò essere più attenta, sia in ciò che racconto che nel modo in cui lo faccio».

 

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