Le polemiche sul prof che se vede un suo studente a una manifestazione di sardine «gli fa vedere il 6 col binocolo»

Nella giornata di oggi, si stanno diffondendo alcuni screenshot di messaggi e conversazioni su Facebook che sono state firmate da un docente di storia e letteratura italiana presso un liceo. Il professore G.T., come tante altre persone che in questi giorni si stanno adoperando per commentare il fenomeno delle Sardine (partito dall’Emilia-Romagna e diffusosi in tutta Italia), ha voluto far conoscere al pubblico dei suoi followers la sua opinione. Un prof contro Sardine, insomma.

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Prof contro Sardine: la minaccia agli studenti di Fiorenzuola

Condividendo il post dell’evento che le Sardine di Fiorenzuola hanno organizzato per domenica 24 novembre, il docente ha scritto: «Io sarò presente. Cari studenti, se becco qualcuno di voi, da martedì cambiate aria: nelle mie materie renderò la vita un inferno. Vedrete il 6 col binocolo e passerete la prossima estate sui libri. Di idioti in classe non ne voglio. Sardina avvisata…».

Il post, nonostante il professore abbia reso privato il suo profilo Facebook che prima era facilmente accessibile, sta facendo il giro del web, reso pubblico anche da diverse personalità del mondo della politica e dell’informazione come Anna Rita Leonardi. Quest’ultima ha affermato di aver già segnalato il nominativo del professore – che ha anche scritto libri e che ha accumulato, stando a quanto scritto sul suo blog personale, diverse pubblicazioni sulla stampa nazionale – agli organi del MIUR e al sindacato CGIL scuola nazionale.

Prof contro Sardine, perché il post è sbagliato

Il docente, che come immagine di copertina aveva scelto un manifesto elettorale della Lega con lo slogan Liberiamo l’Emilia-Romagna, si è reso protagonista così di un brutto scivolone. Perché un suo studente, intimidito dalla minaccia dei voti bassi, dovrebbe rinunciare al suo diritto di esprimere liberamente la propria opinione e di manifestare? Non si tratta di un modello educativo particolarmente efficace, anzi: un atteggiamento del genere è davvero controproducente per qualsiasi alunno.

Inoltre, il docente ha anche espresso un giudizio di merito definendo «idioti» i manifestanti che scenderanno in piazza insieme alle Sardine a Fiorenzuola. Un appellativo gratuito, che non mostra alcun rispetto per chi mostra di avere un’idea diversa da quella che il docente, evidentemente, vorrebbe affermare (anche attraverso l’escamotage della mancata sufficienza e di «una vita d’inferno in classe») nei confronti dei propri alunni.

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