Il primario che ha detto che Zanardi è un paziente che vale la pena curare: «Intendevo dire che può farcela»

Erano piovute molte critiche sui social network per le parole che diversi organi di stampa avevano riportato dopo il bollettino medico di metà giornata su Alex Zanardi. Il primario dell’ospedale di Siena dove l’atleta è stato operato, Giuseppe Oliveri, aveva affermato davanti ai cronisti presenti: «Ci siamo impegnati perché Zanardi è un paziente che vale la pena curare». Questa sua affermazione è stata interpretata come una sorta di distinzione involontaria tra pazienti di serie a e pazienti di serie b. Ovviamente, c’è stato molto dibattito. Ma oggi il senso di quella affermazione è molto più chiaro: voleva semplicemente essere una frase di grande speranza da consegnare non soltanto alla famiglia dell’atleta, ma anche a tutti i suoi fan e a tutti gli italiani che stanno attendendo notizie su di lui con il fiato sospeso.

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Primario Alex Zanardi, la precisazione sulla frase «vale la pena curarlo»

Intervistato dal Corriere della Sera, Giuseppe Oliveri ha affermato: «Intendevo dire che le sue condizioni non sono irreversibili – ha spiegato il primario -. Zanardi può farcela, ma la prognosi per ora non può essere sciolta. Lo valuteremo nel tempo, quando si sveglierà».

Primario Alex Zanardi, il quadro clinico

Nel corso della giornata di ieri, dopo che il primario aveva pronunciato quella frase, si era scatenata una polemica piuttosto dura sui social network. Ma Oliveri voleva, con quella espressione anche un po’ teatrale, fotografare il quadro clinico dell’atleta. Un paziente che è stato operato immediatamente perché la gravità delle sue ferite lo richiedeva. In base a quanto raccontato dal primario, infatti, stava perdendo molto sangue e le due ossa frontali fratturate avevano subito un affondamento. In questi casi, se non si agisce subito, è molto probabile la presenza di danni permanenti.

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