La figuraccia dei Democratici in Iowa, che sta facendo ringalluzzire Trump

04/02/2020 di Redazione

Capire il meccanismo delle primarie Usa non è mai stato semplice per i Paesi europei. Sono delle vere e proprie elezioni prima delle elezioni, dove i candidati – pur facendo parte dello stesso, grande partito – giocano a carte scoperte, non risparmiandosi frecciatine e colpi bassi. Le primarie dei democratici per decidere lo sfidante di Donald Trump, tradizionalmente, iniziano dall’Iowa. Uno stato che si basa sul criterio dei caucus per eleggere i propri delegati che supporteranno l’uno o l’altro candidato. Un sistema, in teoria, statisticamente ancora più semplice del voto singolo, anche perché basato su discussioni e su decisioni comuni. Eppure, le primarie Iowa si stanno trasformando nello psicodramma dei democratici.

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Primarie Iowa, il pasticcio dei democratici

I risultati erano attesi nella nottata italiana. Adesso, siamo alle 9.15 del mattino del 4 febbraio e non sappiamo ancora chi ha vinto. Un problema nel conteggio dei voti, alcune «incongruenze» hanno minato alla base le certezze del sistema di calcolo del Partito Democratico, che – a un certo punto della notte – hanno smesso di fornire i dati all’Associated Press. L’unica cosa che si conosce al momento è che un attacco hacker sarebbe escluso.

Nel frattempo, tra i candidati democratici è andato in scena un balletto davvero devastante. Pete Buttigieg ha dichiarato la propria vittoria, ma secondo dati ufficiosi che circolano tra gli staff degli altri candidati sarebbe tra il secondo e il terzo posto. Anche Bernie Sanders – che potrebbe essere in testa con una percentuale di poco al di sopra del 25% (almeno secondo dati sul 40% dei caucus diffusi dal suo staff) – ha detto di essere in testa insieme a Pete Buttigieg.

Tutti i democratici si dicono soddisfatti delle primarie Iowa

Salvo sorprese dell’ultima ora, il grande sconfitto dovrebbe essere Joe Biden, il candidato favorito per la corsa alla Casa Bianca. Nonostante tutto e nonostante i dati parziali, Biden si è detto comunque ottimista su quanto sta succedendo in Iowa. Ma il primo caucus democratico ha fallito miseramente. E ha offerto il fianco alla campagna elettorale di Donald Trump. Il capo della sua comunicazione elettorale, Brad Parscale, ha subito dato fuoco alla miccia: «Non riescono a gestire un caucus e vorrebbero governare il Paese?».

È già partito il tentativo di dipingere Trump come un grande statista. L’impresa è riuscita a questi democratici traballanti che non riescono, a distanza di ore dalla chiusura della tornata, a fornire un risultato corretto su quanto stia succedendo all’interno del loro partito.

 

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