Quali post hanno sponsorizzato i partiti di Centrodestra?

Negli ultimi giorni prima della scadenza elettorale, Fratelli d'Italia e Lega hanno intensificato le inserzioni su Facebook. Forza Italia, invece, continua a investire molto poco

04/06/2024 di Enzo Boldi

Non corrono in coalizione, come da tradizione quando si parla di elezioni Europee. Per questo motivo non sorprendono le scelte strategiche dei tre principali partiti che, per certi verse, sono agli antipodi. La comunicazione politica, attraverso i post sponsorizzati su Facebook dai partiti di Centrodestra è stata – finora – molto variegata. E non solo per quel che riguarda i temi di punta della campagna elettorale.

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Grazie ai dati raccolti da Elikona Analytics (qui la nota metodologica), siamo in grado di realizzare un approfondimento che va ad analizzare i vari livelli (non solo d’impatto) dei contenuti pubblicati dai leader e dai partiti che, attualmente, rappresentano la maggioranza parlamentare in Italia. Come abbiamo già spiegato negli approfondimenti iniziati lunedì 3 giugno, si tratta di una fotografia: essendo ancora in corso la campagna elettorale (arrivata agli sgoccioli) i dati citati sono relativi al momento della pubblicazione di questo articolo.

Post sponsorizzati partiti Centrodestra, Fratelli d’Italia

Se Giorgia Meloni (la sua pagina) non ha speso neanche un euro in post sponsorizzati su Facebook, il suo partito (Fratelli d’Italia) negli ultimi giorni ha iniziato e investire cifre cospicue. La targettizzazione è stata molto estesa (sia a livello geografico, con la maggior parte dei post destinati agli utenti di tutta Italia, sia a livello anagrafico). La maggior parte delle inserzioni è stata fatta sulle card, come nell’esempio riportato di seguito.

Una card semplice, con una caption altrettanto semplice. L’invito a votare Giorgia Meloni alle prossime europee è stato il post – attualmente attivo – su cui è stato fatto il maggior investimento (e proposto in tre versioni differenti, ma con lo stesso target).

Un altro grande investimento è stato fatto (in due riprese) su un video sponsorizzato da Fratelli d’Italia e che – oltretutto – è stato anche condiviso da alcuni esponenti del governo nei giorni scorsi sui social network.

Di questo contenuto sono state presentate ben 25 versioni differenti (e targettizzate in modo diverso, soprattutto a livello regionale) che sono con inserzioni scadute il 29 maggio e riproposte fino al 3 giugno. Una strategia differente rispetto alla card di cui abbiamo parlato poco fa.

Post sponsorizzati partiti Centrodestra, la Lega

Per quel che riguarda la Lega – Salvini Premier, la strategia per la campagna elettorale via Facebook è piuttosto complessa da analizzare, soprattutto per le scelte fatte sulle inserzioni. Come noto, il Carroccio e il suo leader hanno puntato tanto – quasi tutto – sulla figura di Roberto Vannacci. Non sorprende, dunque, che il maggior singolo investimento (tra i 10 e i 15 mila euro) sia stato fatto su questa card.

Questa inserzione è “scaduta” il 2 giugno ed era stata attivata il 19 maggio. Non sorprende, dunque, che la reach europea – potenziale audience distribuita tra tutti gli utenti Facebook di tutti gli Stati UE – sia stata molto ampia (parliamo di oltre 4,8 milioni) grazie a un investimento tra i 10 e i 15mila euro.

Per quel che riguarda la strategia, considerando che il partito (Lega) ha investito molti più soldi in inserzioni rispetto al leader (la pagina Facebook di Salvini), ci sono state delle scelte piuttosto singolari. Rispetto al passato, i contenuti sponsorizzati non sono card con proclami elettorali, ma soprattutto inviti ai comizi di piazza e – soprattutto – alla partecipazione agli eventi per la presentazione del libro scritto dal Segretario del Carroccio.

Una decisione sui generis, ma fino a un certo punto. Questi eventi, infatti, si sono trasformati in strumenti di campagna elettorale, oltre a essere un veicolo per la pubblicizzazione del libro.

Post sponsorizzati partiti Centrodestra, Forza Italia

Per chiudere il cerchio intorno al Centrodestra, manca solo Forza Italia. Il partito guidato da Antonio Tajani (la cui pagina persona ha investito zero euro) è quello che optato per investimenti minori per quel che riguarda le inserzioni su Facebook. Secondo i dati raccolti da Elikona Analytics, la strategia si è basata su piccole spese singole (su un numero ridotto di contenuti). Quella più costosa (dal 22 al 29 maggio) è la seguente.

Una cifra tra i 400 e i 499 euro, per una stima massima di impressions di 500mila (minimo 100mila) che ha portato a una reach europea di soli 41.600.

La spesa minima totale (a partire dal 7 maggio a oggi, data della rilevazione oggetto di questo contenuto), Forza Italia ha investito tra i 3.400 e i 6.200 euro in contenuti sponsorizzati su Facebook. A far riflettere c’è anche una delle scelte fatte dal partito di Tajani su un’inserzione “particolare”.

Il tema politico è stato al centro del dibattito anche all’interno della maggioranza che si era divisa. Sorprende, ma neanche troppo – visto che alle elezioni Europee correranno non in coalizione – la decisione di sponsorizzare un contenuto che, di fatto, è contro l’attuale esecutivo di cui Forza Italia fa parte.

Come sono andate le inserzioni (finora): l’analisi

Finora abbiamo mostrato le “scelte” strategiche principali fatte dai singoli partiti. Ma come si è mosso il Centrodestra all’interno del mondo delle inserzioni su Facebook. I dati di Elikona Analytics (che partono dal 7 maggio e fotografano la situazione fino a oggi, martedì 4 giugno) mostrano come i tre partiti – sommati tra loro – hanno speso una soglia minima (per 167 inserzioni totali) di 187.900 euro, per arrivare a un massimo (secondo gli standard di Meta per la targettizzazione dei contenuti sponsorizzati) di 239.733 euro.

Le impression minime (ovvero il minimo raggiungibile secondo quanto “promesso” da Meta) erano pari a 47.115.000, con una stima dell’audience minima pari a 71.150.254. Il dato principale, però, è quello relativo alla reach europea che si attesta sui 47.315.089. Per quel che riguarda l’engagement totale dei post non sponsorizzati (reaction, commenti, condivisioni e – in caso di video – visualizzazioni), il dato totale aggregato si attesta sui 20.382.841. Dunque, parliamo di un risultato – in termini di visibilità dei contenuti sponsorizzati dai tre partiti su Facebook – in linea con il “minimo” garantito. Ma con alcune differenze che andremo a schematizzare:

  • Fratelli d’Italia (spesa minima 138.300 euro, 90 inserzioni): Impressions minime 35.260.000, Stima audience minima 52.500.090, reach europea 23.948.052. Engagement totale (post non sponsorizzati): 15.597.942.
  • Lega – Salvini Premier (spesa minima 41.700 euro, 37 inserzioni): Impressions minime 10.637.000, Stima audience minima 13.650.136, reach europea 22.819.525. Engagement totale (post non sponsorizzati): 4.362.215.
  • Forza Italia (spesa minima 3.400 euro, 28 inserzioni): Impressions minime 1.218.000, Stima audience minima 5.000.028, reach europea 547.511. Engagement totale (post non sponsorizzati): 422.684.

Dunque, siamo di fronte a tre strategie differenti e altrettanti livelli di investimento in inserzioni su Facebook. Quella più efficace (nel rapporto tra spesa e visibilità) è quella della Lega – ma non a livello di engagement -, mentre quella di Fratelli d’Italia è sui livelli attesi. Non bene, invece, il “successo” di Forza Italia.

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