Quali post hanno sponsorizzato gli altri partiti?
L'analisi della strategia social e delle inserzioni decise da M5S, Stati Uniti d'Europa, Azione, Libertà, Alternativa Popolare e Pace Terra Dignità
04/06/2024 di Enzo Boldi
Dopo aver suddiviso i partiti candidati alle elezioni europee per area politica di competenza (Centrodestra e Centrosinistra), non ci resta che proseguire nell’analisi dei post sponsorizzati su Facebook da parte di tutti gli altri partiti in corsa per la tornata delle Europee 2024. In questo approfondimento, infatti, studieremo le strategie (a livello di inserzioni social) adottate da MoVimento 5 Stelle, Stati Uniti d’Europa, Azione – Siamo Europei, Alternativa Popolare, Libertà e Pace Terra Dignità. Oltre a porre l’accento anche sulle decisioni strategiche prese dai rispettivi leader (o frontman).
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Come accaduto già per i precedenti approfondimenti, occorre ricordare alcuni dettagli di questa analisi approfondita. Il tutto, infatti, si basa sui dati raccolti da Elikona Analytics (qui la nota metodologica), grazie a cui siamo in grado di realizzare un approfondimento che va ad analizzare i vari livelli (non solo d’impatto) dei contenuti pubblicati dai leader e dai partiti che, attualmente, rappresentano la maggioranza parlamentare in Italia. Come abbiamo già spiegato negli approfondimenti iniziati lunedì 3 giugno, si tratta di una fotografia: essendo ancora in corso la campagna elettorale (arrivata agli sgoccioli) i dati citati sono relativi al momento della pubblicazione di questo articolo.
Post sponsorizzati altri partiti, il MoVimento 5 Stelle
Nonostante le recenti esperienze in coalizione per le tornate amministrative, non possiamo abbiamo potuto inserire il MoVimento 5 Stelle all’interno dell’alveo del Centrosinistra. Dunque, partiamo con questa analisi in “solitaria”. Piccola premessa: la pagina ufficiale del M5S non ha effettuato inserzioni su Facebook, lasciando tutto nelle mani della pagina di Giuseppe Conte. E proprio dai dati raccolti da Elikona Analytics sulle sponsorizzazioni decise dall’ex Presidente del Consiglio (che non è candidato in lista alle Europee 2024) emerge che il post su cui è stato investito maggiormente è stato un video.
Si tratta di un’inserzione ancora attiva che sta avendo un ottimo risultato, con la reach europea pari a 2.778.627. E veniamo ai numeri: a partire dal 7 maggio, sono state effettuate 40 inserzioni sulla pagina per una spesa tra un range di 23.500 e i 32.360 euro. Le impressions minime (quelle “promesse” da Meta) sono di 15.495.000, con una stima di audience pari a 35.000.040. La reach europea è pari a 18.699.258. Per quel che riguarda la performance dei post organici (basandoci sui dati raccolti da Elikona Analytics) l’engagement totale (reaction, commenti, condivisioni e – in caso di video – visualizzazioni) è – a oggi – di 5.403.442.
Post sponsorizzati altri partiti, Stati Uniti d’Europa
Tra gli altri partiti abbiamo inserito Stati Uniti d’Europa, al cui interno troviamo Italia Viva e Più Europa. Non esiste una pagina unica per questa coalizione che si muove nello spazio del Centro, quindi diventa interessante analizzare i comportamenti delle due anime principali. Matteo Renzi ha speso più del suo partito, ma nel complesso possiamo sintetizzare la cifra di investimenti in inserzioni su Facebook in un range tra i 79mila e i 132.742 mila euro (sempre a partire dal 7 maggio).
In totale, parliamo di 458 inserzioni che dovevano portare a impressions minime vicine ai 52 milioni, con audience minima stimata pari a 234.572.458. Inoltre, la reach europea è di 42.810.878. Inferiore, dunque, alle aspettative derivanti da quegli investimenti. E a livello di performance? L’engagement registrato (a oggi) è pari a 5.413.594.
Post sponsorizzati altri partiti, Azione – Siamo Europei
Passiamo ora ad Azione – Siamo Europei, con le pagine del partito e quella personale di Carlo Calenda che non hanno investito molto. Le inserzioni sono state (finora, a partire dal 7 maggio) 74, per una spesa compresa nel range tra 7.800 e 15.926 euro. Scorrendo lungo i dati raccolti da Elikona, emerge che l’investimento singolo maggiore su un post è pari a mille euro. Per quel che riguarda le impressions minime, parliamo di 4.910.000 utenti, con una stima audience totale di poco inferiore ai 60 milioni. La reach europea è inferiore rispetto alle aspettative, superando di poco i 4 milioni.
Per quel che riguarda l’engagement organica, i numeri sono in linea con la visibilità dei post sponsorizzati e gli investimenti: tra reaction, commenti, condivisioni e visualizzazioni (ma solo se in presenza di video), ci attestiamo attorno ai 2 milioni.
Tutti gli altri
Per concludere questa panoramica su tutti gli altri partiti, partiamo dall’analisi di una delle “rivelazioni social” in grado di far fruttare al meglio l’investimento nelle inserzioni. Parliamo di Alternativa Popolare di Stefano Bandecchi che ha investito tra i 9.500 e i 13.737 euro nelle sponsorizzazioni su Facebook (sono 27 le inserzioni totali a partire dal 7 maggio). Questo il post più “costoso”, ma che ha ottenuto un’ottima reach europea.
Le impressions minime totali (rispetto all’investimenti su tutte le inserzioni) era pari a 5.414.000, ma la reach europea ha sfiorato i 9 milioni totali. Più basso – confrontandolo con gli altri partiti/coalizioni – il dato sull’engagement: 86.998.
Pochi investimenti (tra i 5.600 e i 7.489) per la lista “Libertà” guidata da Cateno De Luca. Non esiste una pagina unica di questa realtà politica (al cui interno c’è un pot-pourri di idee e ideali) e il dato analizzato da Elikona Analytics si basa su quanto fatto proprio dall’ex sindaco di Messina e attuale primo cittadino di Taormina). Qui la reach europea non è arrivata al livello promesso da Facebook per le impressions minime, ma – a differenza di quanto successo a Bandecchi – l’engagement organica dei post non sponsorizzati è stata molto superiore (392.216).
Chi non ha investito
Chiudiamo con l’ultimo movimento che si è candidato alle prossime elezioni Europee. Ultimo per quel che riguarda la nostra analisi. Parliamo di Pace Terra Dignità di Michele Santoro. Anche in questo caso, non esiste una pagina ufficiale, ma tutto si basa sui contenuti condivisi dallo stesso giornalista. La scelta, almeno fino a oggi, è stata quella di non investire un centesimo per le campagne di sponsorizzazione su Facebook. Nonostante ciò, l’engagement dei post è piuttosto elevato (254.242). Un risultato figlio della notorietà del giornalista e non della sua nuova veste politica.