Il consigliere della Lega posta il meme sui comunisti e i disabili, poi lo cancella: «Un malinteso»

La storia politica di Alessandro Sentini è molto lunga, soprattutto in Toscana dove, attualmente, è consigliere comunale per la Lega a Viareggio. Per questo motivo, vedere un post che ripropone un vecchio meme sui disabili e sui comunisti sulla sua bacheca ha disorientato più di un utente di Facebook. L’episodio si è verificato domenica intorno all’ora di pranzo: il consigliere leghista ha pubblicato, sui suoi canali social, la foto di un controllore che chiede il biglietto a una donna anziana. Nelle didascalie si legge questo dialogo: «Signora, questo è il posto riservato ai disabili» «Ma io sono comunista» «Scusi il disturbo, buon viaggio».

Post disabili e comunisti: il meme di Alessandro Sentini

post disabili e comunisti

Successivamente, il post è stato immediatamente rimosso. Giornalettismo ha avuto modo di parlare proprio con il consigliere comunale di Viareggio e di chiedergli le motivazioni che lo avevano portato a condividere un contenuto palesemente offensivo. L’esegesi del meme, infatti, è chiara: i comunisti vengono paragonati ai disabili e, pertanto, possono viaggiare nel posto loro riservato.

Le scuse di Alessandro Sentini per il post disabili e comunisti

«Ammetto che è stato uno stupido errore – ha detto Alessandro Sentini -: avevo dato un’interpretazione diversa da quella inaccettabile che in realtà dava e che anch’io non accetto. Per questo quando domenica degli amici me lo hanno fatto notare e l’ho subito rimosso». Un malinteso, dunque, alla base della pubblicazione.

Sentini insiste: «Io interpretavo la scena come se la signora, dichiarando di essere comunista, potesse sedersi in qualsiasi posto volesse. O ancora meglio: io sono comunista e faccio quello che mi pare. Non mi permetterei mai e non mi sarei mai permesso di dare del disabile a un comunista, anche perché ho tanti amici da quella parte politica. Anzi, mi permetta di fare una battuta: ho più amici a sinistra che a destra».

Ovviamente, il post ha destato comunque delle perplessità e ha provocato una serie di segnalazioni. La sua rimozione ha bloccato sul nascere le varie polemiche che già si stavano diffondendo. E Sentini ha fatto mea culpa: «Per me era una goliardata, doveva essere una battuta che invece è diventata una cazzata fatta da me in maniera non voluta».

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