La lettera del governo al sindaco di Genova che indica di consegnare il Ponte ai Benetton il 1° agosto

Il tempo stringe, come si suol dire, e se non arriva la revoca del governo a breve – considerato che manca meno di un mese alla data – il 1° agosto il sindaco di Genova dovrà consegnare il Ponte di Genova in mano a Benetton. Il sindaco Bucci, stando a quanto scrive Milano Finanza, avrebbe ricevuto una lettera con indicazioni precise, ovvero quelle di consegnare il Ponte di Genova all’attuale concessionario: Benetton.

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Se non arriva la revoca del governo il ponte di Genova andrà a Benetton

Autostrade per l’Italia è stata estromessa da un’apposita legge dalla ricostruzione dell’ex Ponte Morandi, crollato ad agosto 2018, eppure – per come sono le cose adesso – dovrebbe essere proprio l’ente a gestire la nuova infrastruttura. Lo scorso lunedì il sindaco di Genova e commissario dell’infrastruttura avrebbe ricevuto dal ministero dei Trasporti una lettera con indicazioni precise su come svolgere i controlli conclusivi dopo il termine dei lavori e istruzioni sulla consegna. Andrà al concessionario al momento dell’inaugurazione, che dovrebbe essere il 1° agosto. Dopo le polemiche del sindaco Marco Bucci, che aveva sottolineato di non aver ricevuto indicazioni in merito, la lettera del governo avrebbe chiarito la questione.

Conte sul Ponte di Genova: «Aspettiamo la risposta di Aspi»

A meno che non arrivi la revoca da parte del governo, quindi, sarà Aspi a gestire il Ponte di Genova. L’attuale concessionaria – che ha dovuto pagare 290 milioni per la ricostruzione – per legge non ha potuto partecipare ai lavori perché esclusa del decreto sulla ricostruzione. Su questo provvedimento si riunirà oggi la Corte Costituzionale, chiamata in causa dal Tar di Genova, cui la società aveva fatto ricorso. Giuseppe Conte ha reso conto alle domande dei giornalisti sul dl semplificazioni e sul ponte ha detto che la querelle è ancora in atto: «Su Autostrade per l’Italia avete ragione. Aspi è un dossier che non siamo ancora riusciti a sbloccare”. “Ma il governo ha definito ora la sua posizione. Adesso Aspi ci deve far sapere se accetta o no le condizioni. Altrimenti siamo in procedura di revoca».

(Immagine copertina da video su Il Sole 24 Ore)

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