Utah: polizia spara a tredicenne autistico, la madre aveva chiesto aiuto per una crisi del figlio

La polizia Usa torna a far parlare di sé per un'azione violenta nei confronti di un tredicenne autistico

09/09/2020 di Ilaria Roncone

La situazione va ancora chiarita e le due versioni della storia fornite sono in contrasto tra di loro. Tutto è cominciato con la chiamata di una madre perché il figlio autistico stava avendo una crisi, gridando a squarciagola. Una volta giunti sul posto gli agenti di polizia Utah hanno chiesto al ragazzo di mettersi a terra ma lui non li ha ascoltati; a questo sarebbero seguiti una serie di colpi di pistola che hanno centrato il teenager diverse volte. Ora lui si trova ricoverato in ospedale in condizioni che sono state definite gravi dai medici con ferite a entrambe le caviglie, a una spalla, alla vescica e all’intestino.

LEGGI ANCHE >>> Portland, polizia uccide manifestante dei BLM sospettato per l’omicidio del sostenitore di Trump

«Era disarmato, loro gli hanno sparato diversi colpi»

La madre ha denunciato quanto accaduto. Un’ulteriore tempesta si abbatte quindi sulla polizia statunitense, accusata di aver sparato al tredicenne quando la madre aveva domandato aiuto alle autorità per calmarlo, aspettandosi che avrebbero utilizzato il minimo della forza necessaria. La dichiarazione della donna, Golda Barton, è stato rilasciato alla tv Kutv: la mamma avrebbe chiamato il 911 chiedendo assistenza per i casi di emergenza di salute mentale in seguito a una crisi del figlio, che soffre della sindrome di Asperger. Golda avrebbe spiegato a telefono che il figlio, disarmato e non in grado di controllare le proprie azioni, aveva necessità di essere trasportato in ospedale. Sul posto sarebbero arrivati in due e le avrebbero chiesto di attendere fuori dalla casa. A quel punto li avrebbe sentiti urlare «buttati a terra» al figlio e avrebbe udito una serie di colpi.

La versione della polizia Utah

 

Il racconto della polizia di Salt Lake è diverso. Gli agenti hanno spiegato di essere stati chiamati per un problema psichico violento che riguardava un ragazzo armato e che l’adolescente avrebbe tentato di fuggire a piedi. Solo a quel punto sarebbe stato colpito da un agente, dopo un breve inseguimento. Secondo la stampa locale, invece, nessuna arma sarebbe stata trovata sul luogo del fatto. Il sindaco della cittadina ha aperto un’inchiesta per chiarire la situazione e le indagini degli inquirenti procedono concentrandosi sulle immagini registrate dalle telecamere attaccate ai due agenti.

Share this article