«Con Play2000 ci sediamo al tavolo del grande gioco strategico delle piattaforme OTT»

Le parole dell'amministratore delegato e del direttore Tv2000 e inBlu2000, Massimo Porfiri e Vincenzo Morgante, in occasione del lancio dell'app Play2000

24/01/2024 di Redazione Giornalettismo

Il claim “in ogni luogo” sembra essere l’espressione sintetica più verosimile per raccontare la genesi dell’app Play2000, lanciata oggi da Tv2000. Un servizio pubblico a portata di mano, attraverso quello strumento che – oramai – ognuno di noi ha a disposizione: lo smartphone. Una piattaforma OTT che ricalca, per finalità, quel principio di una società sempre connessa che non utilizza più esclusivamente i metodi e i media tradizionali.

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Gli obiettivi di Play2000 sono racchiusi nell’idea di offrire notizie e una comunicazione senza confini. E, al giorno d’oggi, tutto ciò si può raggiungere solamente approcciandosi al mondo in modo differente. D’altronde, l’emittente dell’editore Rete Blu (controllata dalla Conferenza Episcopale Italiana, CEI), aveva intuito già in passato la tendenza alla modernizzazione dello stile e degli strumenti comunicativi. La televisione (con Tv2000) è stata il primo passaggio, ma ora – nell’era delle app – sono gli smartphone quello strumento necessario per comunicare con il resto del mondo.

Play2000, le parole dell’ad di Tv2000 Massimo Porfiri

«Play2000 ha delle caratteristiche che puntano molto sul concetto di usabilità. L’app è semplice, intuitiva, vicina alle esigenze dell’utente – ha spiegato Massimo Porfiri, amministratore delegato di Tv2000 e inBlu200 -. Un progetto realizzato insieme alla società Mosai.co che ringraziamo per l’alta professionalità. Una delle scelte di design che è stata fatta è quella di utilizzare un linguaggio ormai abbastanza diffuso tra le piattaforme OTT, con una distinzione immediatamente percepibile tra le sezioni dei contenuti trasmessi in diretta, dei video on demand e dei podcast. Per quest’ultima tipologia di contenuto multimediale si offrono moltissime declinazioni: i podcast sono un punto di forza di Play2000 e – se possibile – avvicinano ancora di più l’App alla community, che può divertirsi, approfondire e informarsi anche in mobilità».

Un passaggio epocale racchiuso in un’applicazione disponibile per tutti i dispositivi (sia per iOS che per Android): «Un investimento con un occhio al futuro ma guardando al presente nello spirito di servizio alla Chiesa e alla società italiana – ha proseguito Porfiri -. Camminiamo in avanti grazie al sostegno del nostro editore, la Conferenza episcopale italiana, che ci ha sostenuti e incoraggiati anche in questo progetto che proietta le nostre emittenti sempre più competitive nel panorama radio-televisivo italiano».

Le parole del direttore di Tv2000, Vincenzo Morgante

Una proiezioni che coinvolge l’enorme palinsesto di Tv2000, ora in chiave digitale e a portata di mano. Perché oltre alle notizie quotidiane, all’interno dell’app si può trovare l’intero catalogo di ciò che viene prodotto e trasmesso dall’emittente. Proprio per confermare quel claim, “in ogni luogo“, che rappresenta la caratteristica dell’applicazione: «Play2000 rafforza il senso di comunità, rende gli utenti ancor più partecipi delle sue proposte di intrattenimento e di informazione, apre nuovi spazi per contenuti originali ed esclusivi – ha dichiarato Vincenzo Morgante, direttore di TV2000 e inBlu2000 -. Un hub digitale importante, fedele e innovativo, che punta a declinare la tradizionale proposta di Tv2000 e inBlu2000 attraverso codici, linguaggi e parole nuove».

La tradizione che si trasforma in innovazione, rimanendo fedeli all’impronta iniziale: «Si amplia, dunque, la nostra offerta radio-tv con uno strumento che accresce e valorizza sempre più il nostro voler fare ‘servizio pubblico’ anche essendo emittenti private. Ci siamo affidati a un team di professionisti valorizzando e integrando anche le nostre risorse interne – ha spiegato Morgante -. È un’App facile da scaricare e ancor più semplice da utilizzare anche da coloro che hanno meno dimestichezza con la tecnologia. Abbiamo voluto tener conto non solo dei nuovi potenziali utenti ma anche dei nostri numerosi e affezionati telespettatori e radioascoltatori. Oggi anche noi ci sediamo al tavolo del grande gioco strategico delle piattaforme OTT, un crocevia inevitabile in un periodo di grande trasformazione delle modalità di fruizione dei contenuti video».

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