Matteo Salvini e la plasma terapia che non suscita l’interesse del governo

Negli ultimi giorni, il dottor Giuseppe De Donno, primario dell’ospedale di Mantova, sta conducendo alcune sperimentazioni anti coronavirus sulla plasma terapia. Una soluzione che sta suscitando grande interesse nella comunità scientifica e di cui si parlava già agli inizi della pandemia. Occorre chiaramente identificare l’efficacia di questo modo di trattare i pazienti malati di Covid-19, ma non c’è alcun pregiudizio nei confronti di questo procedimento che, come tutti quanti gli altri sin qui adoperati per trattare i pazienti nelle corsie degli ospedali, sta andando avanti nelle sue sperimentazioni.

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Plasma terapia, De Donno dice che il ministro della Salute non presta attenzione

Il dottor De Donno ha affermato in un’intervista al Corriere della Sera che sta conducendo la cura della plasma terapia su un centinaio di pazienti e che di questi nessuno si è aggravato e nessuno è morto: sono stati osservati soltanto guarigioni, miglioramenti o stabilizzamento delle condizioni di salute. Insomma, una cura che offre qualche possibilità se trattata attraverso il plasma di donatori che devono avere delle caratteristiche fondamentali, come la guarigione dal coronavirus e l’aver sviluppato i relativi anticorpi. Una cura che, tuttavia, ha incontrato anche qualche ostacolo all’interno della comunità scientifica, con cui il professor De Donno risulta in polemica.

Il posizionamento di Matteo Salvini sulla plasma terapia

Non solo: il primario di Mantova ha sottolineato come manchi un interesse di approfondimento nel metodo di cura sia da parte del ministero della Salute, sia dall’Istituto Superiore di Sanità. Tant’è che Matteo Salvini si è inserito subito in questo spiraglio lasciato aperto dal medico per alimentare la polemica: «Diamo massima condivisione al racconto di questa straordinaria avanguardia – ha detto Matteo Salvini – che sta suscitando grande interesse e speranze anche all’estero, molto meno, purtroppo, da parte del governo, come riferisce il dottore».

Siamo dunque già arrivati al muro contro muro della politica che si appropria di un argomento del dibattito scientifico per fare proselitismo. Di plasma terapia si sta molto parlando sui social network, così come hanno avuto grande appeal anche altre discussioni su cure o presunte tali (si pensi al farmaco Avigan prodotto in Giappone). Per questo motivo, evidentemente, il leader della Lega ha cercato di inserirsi nel dibattito, posizionandosi ovviamente sulla sponda più polemica nei confronti delle istituzioni che, prima di dare il via libera a una cura che – per bocca dello stesso De Donno non costituisce di certo una garanzia tale da alimentare false speranze – ha bisogno di ulteriori approfondimenti per essere giudicata.

 

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