Non c’è stato un ‘blitz dei Nas’ all’Ospedale di Mantova dove si sta testando la plasmaterapia

04/05/2020 di Enzo Boldi

Viviamo una fase in cui, in particolar modo sui social, si tende a dare una libera interpretazione delle parole pronunciate dagli esperti. Anche l’informazione, in questo caso, ha un ruolo fondamentale lanciando titoli che – per la loro sinteticità – non chiariscono al meglio alcune vicende. Come nel caso del blitz Nas plasmaterapia all’Ospedale Carlo Poma di Mantova. Sul web in molti hanno iniziato a condividere pensieri del tipo: «Ecco, vogliono oscurare una cura che funziona». Ma a spiegare i contorni di questa vicenda è stato lo stesso direttore del reparto di Pneumologia del nosocomio mantovano.

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Come riporta Bufale.net, andando a riprendere un’intervista rilasciata nella giornata di domenica da Giuseppe De Donno a Il Mattino, le cose non sono andate come la rete ha iniziato a credere. Non c’è stato alcun blitz dei Nas – Nucleo Antisofisticazioni e Sanità – all’interno della struttura dell’Azienda Ospedaliera Carlo Poma di Mantova, ma è arrivata una sola telefonata al medico per avere indicazioni sui trattamenti effettuati, con plasma iperimmune, su una donna incinta.

Blitz Nas plasmaterapia a Mantova, come stanno le cose

Leggiamo cosa ha detto esattamente Giuseppe De Donno a Il Mattino«I Nas hanno fatto una semplice telefonata in ospedale per raccogliere sommarie informazioni su quello che stavamo facendo. Dopo quella telefonata non ho più sentito nulla e sono trascorsi alcuni giorni»Nessun arrivo di militari all’interno della struttura, dunque, ma solamente una richiesta telefonica per avere informazioni più precise – come è da sempre tra i compiti del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità dell’Arma dei Carabinieri – su questo trattamento.

La terapia con plasma iperimmune

Smentita, dunque, la bufala del blitz Nas plasmaterapia a Mantova. Nel frattempo la cura sperimentale prosegue sia al Carlo Poma che a Pavia, ma anche in altri ospedali italiani. I primi risultati sembrano essere molto positivi e ben presto potrebbe essere estesa a più pazienti. Ma una cura, per esser definita tale – soprattutto per via degli effetti collaterali che qualsiasi tipo di terapia può provocare – deve mostrare esiti ben definiti e mirati. E, per questo, serve altro tempo.

(foto di copertina: esterno Ospedale Poma di Mantova, da Google Maps)

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