La terapia con il plasma iperimmune: tutti ne parlano ma si dice che non se ne parla

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Anche alcuni esponenti politici hanno avviato la polemica del "non cielo dicono"

Sarà che i complotti hanno sempre il loro fascino, soprattutto se accompagnati con quella frase «non cielo dicono» (sì, cielo e non ‘ce lo’). Sta di fatto che negli ultimi giorni in Italia stanno volando le accuse – contro tutto e tutti, ma anche contro nessuno – perché secondo molte persone (che trovano il loro più istintivo sfogo sui social) nessuno sta parlando della terapia con il plasma iperimmune come cura contro il Coronavirus. A farlo sono anche i politici – un nome a caso? Matteo Salvini – che ha detto che il governo non ne parla perché dietro non c’è un business. Insomma, le solite gravi accuse. Ma è vero che nessuno ne parla o si tratta della solita occasione per creare casi quando, invece, non c’è alcun caso da sollevare?



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Partiamo proprio da Matteo Salvini che, con un video al veleno, fa intendere che il nostro governo avrebbe messo a tacere la terapia al plasma iperimmune perché con quella cura non c’è possibilità di fare business. Peccato che l’ex ministro dell’Interno confonda una cura da un vaccino: la cura serve quando si è contratta un’infezione, il vaccino serve per evitare di contrarre l’infezione. Diciamo che questa presa di posizione sembra una tacca a favore della copertina dell BBC di oggi, proprio sul leader della Lega.



Plasma iperimmune, la terapia di cui tutti parlano ma nessuno parla

Detto che la sperimentazione non è stata avviata solamente a Mantova, ma anche a Pavia e in molte altre città italiane, come ogni terapia serve un piano con test specifici sull’uomo. E, al momento, sembra funzionare molto bene. Come spiegato dai medici che stanno testando questa cura, però, sembra rivelarsi molto utile per tutti quei pazienti che non si trovano in condizioni molto gravi. Insomma, un ottimo rimedio – secondo i primi risultati – che potrebbe diventare ben presto un protocollo, anche da esportare.

Non cielo dicono veramente?

Ma è vero quel che si dice? È vero che vogliono tenerci nascosta la cura definitiva contro il Coronavirus perché non fa business? Innanzitutto, basta accendere una tv, una radio o aprire un giornale per vedere come la terapia con il plasma iperimmune sia diventato oggetto di dibattito. Fin dal 2 aprile, quando a Pavia – al San Matteo, l’Ospedale dove è stato curato il paziente 1 di Codogno – sono iniziate le sperimentazioni. Poi, che il plasma di persone guarite contenga numerosi anticorpi che possono rivelarsi utili alla cura di altri soggetti è un qualcosa che la scienza medica conosce bene da anni. Non è il primo caso, infatti, in cui si utilizza il plasma di un guarito per tentare di curare altri pazienti.

L’altro capitolo riguarda il sangue e il plasma. Parlare di un qualcosa di semplice da reperire – essendo una sostanza naturale e nona artificiale – la disponibilità non è così elevata come si può pensare. Si sta rivelando un’ottima opzione, ma come per tutte le cure serve del tempo per valutare la reale efficacia e stilare un campione da prendere in esame per decidere in quale direzione andare. È legittimo da parte dei medici che lo stanno testando chiedere maggior attenzione, ma dire che nessuno ne sta parlando quando tutti ne stanno parlando – se si testa negli ospedale è ovvio che è arrivata un’autorizzazione – è fuorviante e complottista.

(foto di copertina: da Pixabay)