La truffa via mail di INPS che dice che avete diritto al recupero delle tasse versate in eccesso

Attenzione alla mail che sta girando e che, inducendo l'utente a cliccare per ottenere un inesistente rimborso tasse da parte dell'INPS, lo fa cadere in trappola

21/02/2022 di Ilaria Roncone

Ai casi di truffa che sfruttano nomi di istituzioni importanti in Italia si aggiunge anche il phishing Inps. Si tratta di una e-mail nella quale viene indicata la possibilità di ricevere un rimborso al quale si avrebbe diritto dopo aver pagato tasse in eccesso. Si tratta di 713 euro che farebbero gola a chiunque e, tra il logo INPS e i toni di quanto scritto, in molti potrebbero essere indotti facilmente a cliccare sul link che – alla fine dei conti – si rivelerebbe un modo per ottenere i dati dei malcapitati.

Della truffa INPS si possono trovare tracce e segnalazioni fatte in rete già da una settimana a questa parte.

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Phishing INPS: sono i dettagli a indicare chiaramente che si tratta di truffa

A fare il fact-checking di questo caso di phishing sono stati i colleghi di Butac, che hanno evidenziato tutte le storture di un messaggio che – già solo per il contenuto e per le modalità – dovrebbe mettere in allerta chi lo riceve. Non sempre può essere così, però, se si considera che da quando la pandemia ha preso piede è capitato sempre più spesso di dover fare cose che prima si facevano di persona tramite strumenti come l’home banking o lo Spid.

In questo caso specifico vediamo che il rimborso sarebbe identificato come “prattica” e di seguito il numero. Un errore grammaticale è già un primo, forte indizio della natura fraudolenta del messaggio. Oltre al refuso evidente, andando a indagare ulteriormente emerge come – provando a copiare e incollare il testo della mail – un filtro anti spam leggerebbe il testo come una sequenza insensata di caratteri.

Basta passare il cursore sul link che si è invitati a cliccare, inoltre, per capire che si tratta di una truffa bella e buona. In particolare c’è quel itsaol .com che è un dominio collegabile a una società che va a modificare gli IP degli indirizzi web per renderli più difficilmente identificabili. Il testo della mai, però, se non si presta la massima attenzione può facilmente indurre a cliccare perché – si legge – «abbiamo provato a effettuare il pagamento dell’importo indicato tramite bonifico bancario ma l’operazione non è andata a buon fine perché i suoi dettagli bancari che sono in nostro possesso risultano errati o incompleti».

Insomma, questa è una truffa che – rispetto ad altre e nonostante l’errore grammaticale evidente sul quale alcuni potrebbero non soffermarsi – è fatta mediamente bene ed è per questo che occorre stare in guardia e mettere in guardia gli altri.

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