Patrick Zaky dovrà rimanere in carcere per altri 45 giorni
13/07/2020 di Enzo Boldi
Nessuna libertà per Patrick Zaky. Il tribunale egiziano, questa mattina, ha deciso di prolungare l’arresto in carcere per il giovane studente dell’Università di Bologna per altri 45 giorni. Il giovane è accusato dal governo di al-Sisi di propaganda sovversiva. Il ragazzo è in prigione, dove ha parlato anche di violenze subite nel corso degli interrogatori, dal mese di febbraio e ieri è sono stati ascoltati i suoi legali (non lui, per via delle disposizioni anti-Covid) che ne chiedevano la liberazione. Ma i magistrati hanno detto no.
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Decidono di non decidere, dunque. Il 27enne è ancora rinchiuso nel carcere di Tora, in Egitto, dal mese di febbraio quando fu fermato e arrestato con l’accusa di propaganda sovversiva. «Gli attivisti vicini a Patrick Zaky hanno reso nota la decisione del giudice: rinnovo della detenzione preventiva per 45 giorni. Una decisione assurda, atroce, arbitraria e crudele», ha scritto tu Twitter il portavoce di Amnesty International, Riccardo Noury.
Gli attivisti vicini a Patrick Zaki hanno reso nota la decisione del giudice: rinnovo della detenzione preventiva per 45 giorni. Una decisione assurda, atroce, arbitraria e crudele.#freepatrickzaki
— Riccardo Noury (@RiccardoNoury) July 13, 2020
Patrick Zaky in carcere per altri 45 giorni
Il giovane è accusato dal governo di al-Sisi di propaganda sovversiva attraverso la diffusione di notizie false, l’incitamento alla protesta e l’istigazione alla violenza e ai crimini terroristici. Tutti atti di cui non sembra esserci traccia dato che, con la decisione di oggi del tribunale egiziano, si è deciso di prendere altro tempo. Nel frattempo il giovane dovrà rimanere ‘ospite’ nel carcere di Tora, mentre i giudici – che temporeggiano fin dall’inizio di questo caso – che non sembrano essere in grado di prendere una decisione sulla sua eventuale colpevolezza. Una decisione atroce che non sembra essere confermata dai fatti.
(foto di copertina: da Facebook)