Parigi-Roubaix cancellata per coronavirus, lo sport fa marcia indietro

La notizia è stata diffusa dal comitato organizzatore: prossimo appuntamento nel 2021

09/10/2020 di Gianmichele Laino

Il coronavirus torna a far paura al mondo dello sport. Così, in seguito all’impennata di contagi a cui si è assistito in Francia, è arrivata la notizia della Parigi-Roubaix cancellata. La corsa ciclistica inserita tra le classiche monumento, che si svolge dal 1896 e che non si è disputata soltanto in concomitanza delle due guerre mondiali, è stata spazzata via in questo 2020 dal coronavirus. Programmata inizialmente per il mese di aprile, era stata posticipata al 25 ottobre, in virtù della revisione del calendario ciclistico internazionale.

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Parigi-Roubaix cancellata, cosa succede allo sport in Europa

Ma adesso, l’organizzazione della corsa ha annunciato che per quest’anno va bene così: non ci sarà la tradizionale corsa sul pavé, che quest’anno si sarebbe dovuta svolgere nel mese di ottobre, tra le foglie morte, in condizioni climatiche da punto interrogativo che l’avrebbero resa più affascinante. «In seguito all’annuncio del ministro della Salute Olivier Véran – si legge nel comunicato stampa diffuso in mattinata -, essendo l’area metropolitana di Lille in massima allerta, la 118ma edizione della Parigi-Roubaix e la prima edizione della Parigi-Roubaix femminile sono state cancellate. Ringraziamo gli organizzatori, gli sponsor e i partner che avevano accettato l’iniziale cambiamento di data, ma rimandiamo l’appuntamento all’11 aprile 2021, in modo tale da poter celebrare degnamente il pavé del nord, vero monumento del ciclismo mondiale».

Parigi-Roubaix cancellata: un avvertimento per lo sport mondiale in autunno

L’annullamento della Parigi-Roubaix è un segnale che arriva dallo sport internazionale: se non si è potuto far nulla – già in primavera era chiaro – per organizzare Europei e Olimpiadi in questo 2020 (con conseguente rinvio al 2021), tutti gli altri eventi sportivi erano stati soltanto posticipati in un diverso momento dell’anno. Il ciclismo aveva stravolto completamente il calendario, ma adesso – con la seconda ondata in Francia – deve arrendersi per la seconda volta al coronavirus. Almeno, si arrenderà la Parigi-Roubaix.

Nel corso del Tour de France, che si è concluso soltanto due settimane fa, si sono verificati assembramenti incontrollati di persone, il più delle volte senza mascherina. Può essere stato un fattore di contagio rilevante, alla luce dei 18mila casi giornalieri che si registrano in Francia. Lo sport ha ricevuto un segnale fortissimo. Possibile che questa decisione si possa ripercuotere anche sugli altri eventi sportivi che si stanno svolgendo nel resto d’Europa, compreso un campionato di calcio che – specialmente in Serie A – sta facendo sempre più i conti con contagi tra i calciatori che complicano l’ordinario svolgimento delle partite?

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