Pamela, le dure parole del procuratore: «Oseghale la usò come un giocattolo»

La procura ci va giù durissimo contro Innocent Oseghale, il nigeriano che è stato accusato di aver ucciso Pamela Mastropietro. Oggi, c’è l’ultima udienza del processo di primo grado e la sentenza potrebbe arrivare già in giornata. Per Oseghale, la procura ha chiesto la condanna all’ergastolo e 18 mesi di isolamento diurno e, qualora non fosse riconosciuta la violenza sessuale, una condanna a 30 anni. Oseghale ha confessato di aver fatto a pezzi il corpo di Pamela e di aver abbandonato i suoi resti, ma ha sempre negato di averla violentata e poi uccisa: i suoi difensori hanno chiesto l’assoluzione per le prime due accuse.

Pamela Mastropietro, la sentenza potrebbe arrivare oggi

Nello spazio dedicato alle repliche dell’accusa e della difesa, il procuratore che ha condotto la requisitoria nei confronti di Innocent Oseghale non ha avuto pietà nel descrivere con crudezza tutta la situazione che l’accusa ha disegnato: «Oseghale – ha detto il procuratore Giovanni Giorgio davanti alla Corte d’Assise di Macerata – ha trattato il corpo di Pamela come se fosse un oggetto. Per questo motivo l’eventuale condanna all’ergastolo risponderebbe a una misura d’equità».

La solidarietà di Giorgia Meloni su Pamela Mastropietro

In giornata, intanto, sono arrivate diverse testimonianze politiche sul caso. Tra queste, anche quella di Giorgia Meloni che ha affermato di essere sempre accanto alla famiglia di Pamela e di essere vicina all’urlo di dolore della madre. «Oggi l’udienza finale per l’omicidio di Pamela Mastropietro – ha scritto Giorgia Meloni su Twitter -. Mi unisco al grido della mamma, dei parenti e di tutti i cittadini in attesa della sentenza: giustizia per Pamela».

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