La rivelazione di Pagliara: «Un rolex a Ferguson per truccare Manchester United-Juventus»

Un nuovo polverone potrebbe alzarsi nel mondo del calcio. Dopo ‘Calciopoli’, lo scandalo che nel 2006 colpì numerose società italiane tra cui la Juventus, una rivelazione dell’agente Giuseppe ‘Pino’ Pagliara, come riporta il quotidiano britannico Daily Telegraph, potrebbe gettare ombre a livello internazionale su un personaggio considerato un mostro sacro: Sir Alex Ferguson.

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La ricostruzione della vicenda

L’agente italiano è coinvolto in un processo a Londra che lo vede imputato. Tutto è iniziato da un’inchiesta sulla corruzione del mondo del calcio britannico avviata dal Telegraph nel 2016. In una registrazione, Pagliara – ex collaboratore di Luciano Moggi ai tempi della Juventus – avrebbe fatto il nome di Sir Alex Ferguson. L’ex allenatore del Manchester United sarebbe stato coinvolto in una presunta combine tra il club inglese e la Juventus, nella sfida di Champions League. Ferguson avrebbe accettato da lui un rolex d’oro del valore di circa 35mila euro in cambio dell’alterazione del risultato di una non precisata sfida di Champions League tra gli inglese e gli italiani. E avrebbe anche aggiunto che quella non sarebbe stata l’unica volta. Per ora si tratta solo di voci, certo, ma che se confermate getterebbero fango su uno dei mostri sacri del calcio britannico: basti pensare che Alex Ferguson ha allenato il Manchester United dal 1986 al 2013: 27 anni in cui ha vinto 13 volte il campionato inglese, due Champions League, una Coppa Intercontinentale, una Supercoppa Europea, una Coppa delle Coppe, solo per citare alcuni trofei.

Chi è Giuseppe ‘Pino’ Pagliara

Ma chi è l’uomo che accusa Sir Alex Ferguson? Si chiama Giuseppe ‘Pino’ Pagliara, ha 64 anni, ed è un italiano cresciuto in Nuova Zelanda. Di mestiere fa l’agente ed è stato un collaboratore di Luciano Moggi ai tempi della Juventus. Ha gestito affari e operazioni verso l’Inghilterra, come il trasferimento di Fabrizio Ravanelli dai bianconeri al Middlesbrough. Personaggio noto alle Forze dell’Ordine: nel 2005 venne sorpreso dai Carabinieri con una valigetta piena di contanti al termine di Genoa-Venezia, gesto che costò al club dell’allora presidente Preziosi la retrocessione in Serie C del club genovese per un presunto tentativo di corruzione e a lui la sospensione nel mondo del calcio. In questi giorni è al centro di un nuovo processo, sempre per corruzione, che vede imputati anche l’ex vice allenatore del Barnsley Tommy Wright e il procuratore inglese Dax Price. Nelle registrazioni, oltre al nome di Alex Ferguson, Pagliara ha tirato in ballo anche altri personaggi di una certa rilevanza, da Steve McClaren a Nwankwo Kanu a Harry Redknapp. «Se c’è una cosa su cui posso sempre fare affidamento è l’avidità degli allenatori. E figurati che qui in Inghilterra è ancora peggio: io pensavo che gli italiani fossero corrotti, ma fidati, qui è peggio. Non sai quanti mi chiamano dopo il trasferimento di un loro giocatore e mi chiedono ‘Pino, c’è un caffè per me?’. Ho aperto tanti di quei conti correnti in Svizzera», dice Pagliara nell’audio.

[CREDIT PHOTO: Pablo Morano/ AFLO]

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