Francesca Donato mette in correlazione la chiusura della sua pagina Facebook con il voto contrario alle sanzioni alla Russia

Ma, stando alla sua stessa ricostruzione, Facebook non ha inviato alcuna notifica o avvertimento all'eurodeputata

13/03/2022 di Redazione

In passato, a causa di alcune considerazioni sul coronavirus, l’eurodeputata eletta con la Lega (ma poi uscita dal partito) Francesca Donato aveva subito delle limitazioni al proprio profilo Facebook. Invece, oggi, il suo profilo è letteralmente scomparso dal social network di proprietà di Meta. Secondo l’eurodeputata a causare questa scomparsa sono state le sue posizioni critiche nei confronti delle sanzioni europee alla Russia, in seguito all’invasione dell’Ucraina. Nel corso degli ultimi giorni, Francesca Donato aveva ripetutamente esternato la sua posizione – condividendo anche post legati direttamente a informazioni che arrivavano dai media affiliati al Cremlino – proprio attraverso Facebook (oltre che sugli altri canali social a sua disposizione). Nella giornata di venerdì, invece, il suo profilo sarebbe stato disattivato. Non si è trattata di una scelta autonoma dell’eurodeputata, che ha invece immediatamente protestato per quanto le è accaduto.

Pagina Facebook Francesca Donato chiusa, cosa è successo

Questa è stata la comunicazione con cui Francesca Donato ha comunicato ai suoi followers su Twitter la chiusura della sua pagina Facebook da 143mila like. Dunque, non un qualcosa di cui l’eurodeputata fosse consapevole. Nella sua opinione, riportata dal Corriere della Sera, la chiusura della pagina sarebbe avvenuta in seguito al suo voto contrario, al Parlamento europeo, rispetto alle sanzioni alla Russia di Vladimir Putin.

«L’oscuramento della mia pagina arriva guarda caso dopo il mio voto contrario al Parlamento europeo alle sanzioni alla Russia e alla mia posizione critica sulla linea governativa di esacerbazione del conflitto in Ucraina. Posso solo pensare – ha affermato – che la società di Zuckerberg che in queste ore ha anche deciso di rendere lecite minacce ed insulti ai cittadini russi abbia invece considerato la mia pagina troppo libera o comunque non conforme alla vulgata mainstream».

In realtà, il voto al parlamento europeo sulle sanzioni è avvenuto qualche giorno fa. Era il 1° marzo quando Francesca Donato aveva spiegato la sua contrarietà a sanzioni che, secondo la sua opinione, rappresentavano una sorta di dichiarazione in guerra:

Il provvedimento di Facebook è arrivato oltre 10 giorni dopo. A livello internazionale, Facebook ha sdoganato alcuni aspetti che rappresentano un punto di non ritorno, come – ad esempio – la tolleranza dell’hatespeech nei confronti dell’esercito russo, dei russi pro invasione, di Putin e di Lukashenko. La piattaforma è stata bannata in Russia e il 14 marzo lo sarà anche Instagram. In Italia, se si eccettua l’attività canonica di moderazione e di debunking affidata a fact-checkers indipendenti, non si hanno ancora notizie sulla eventuale limitazione di contenuti riguardanti la Russia, fatta eccezione per le etichette apposte a media affiliati allo stato russo.

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