I dati sui pagamenti contactless in Italia

Il modello "tap & go" ha preso piede nel nostro Paese e i numeri raccolti nel 2023 confermano l'ampio utilizzo di questi strumenti di pagamento digitale

30/05/2024 di Enzo Boldi

È un po’ come la teoria darwiniana dell’evoluzione: si è partiti dal baratto, si è passati alle monete e alle banconote, per poi arrivare ai titoli di credito (come gli assegni e le cambiali) e alla carte di debito/credito/prepagate. Oggi siamo nell’era del contactless, di quei pagamenti che prevedono un solo elemento fisico ed elettronico che – negli ultimi anni – ha avuto numerose evoluzioni. Seguendo una tendenza mondiale, i pagamenti contactless in Italia continuano a crescere. E la rapidità è uno dei punti alla base di questo successo.

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Pagare appoggiando una carta sullo schermo è senz’altro più veloce rispetto al prendere i soldi dal portafogli e attendere il resto. Stesso discorso per quel che riguarda gli smartphone e i suoi wallet digitali o quegli strumenti wearable (dai watch digitali ai ring, una delle ultime novità del mercato). Un “tap” e via: pagamento effettuato, scontrino (non fiscale) che si può ricevere via mail o sms e si esce dal negozio con la propria merce acquistata.

Pagamenti contactless in Italia, i dati

Una dinamica che piace molto anche agli italiani, con i dati raccolti dall’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano che confermano questa tendenza. Nel 2023, i pagamenti contactless in Italia sono cresciuti esponenzialmente, proseguendo in un trend iniziato qualche anno fa. Secondo l’ultimo report, infatti, 8 pagamenti digitali su 10 sono stati effettuati utilizzando strumenti (non solo carte, ma anche wallet digitali o wearable) che prevedono la “prossimità” con un POS. Il valore di queste transazioni contactless è stato pari a 240 miliardi di euro. Ovviamente, la maggior parte dei pagamenti è avvenuto utilizzando carte (di credito, di debito o prepagate) contactless, mentre solo una piccola parte è avvenuta utilizzando i wallet digitali o i wearable:

«Nel corso del 2023 gli italiani hanno usato lo smartphone o, in misura minore, i dispositivi wearable per effettuare circa 1 pagamento ogni 7 pagamenti elettronici in negozio, per un totale di 29 miliardi di euro (+78% rispetto al 2022)». 

Questo trend è destinato a crescere nel corso dei prossimi anni, visto che stanno aumentando le soluzioni – come la funzione “Tap to Pay” appena introdotta in Italia da Apple per gli iPhone – messe a disposizione degli esercenti e degli utenti. Stando a questo report, infatti, già sono circa 7,6 milioni gli italiani che lo scorso anno hanno utilizzato il proprio smartphone per pagare nei negozi fisici.

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