«Padre Georg deve stare più vicino a Ratzinger» e il Vaticano fa ruotare i suoi impegni

05/02/2020 di Redazione

L’assenza di Padre Georg Gaenswein nelle udienze e nel disbrigo degli affari correnti della Casa pontificia (di cui è stato nominato prefetto nel 2012) sarebbe dovuta a una «normale redistribuzione dei suoi impegni». Questo è quanto emerge da una nota della sala stampa Vaticana, in merito alle notizie – arrivate direttamente dalla stampa tedesca – di un suo presunto allontanamento dagli impegni ufficiali per permettergli di stare più vicino e di trascorrere più tempo con il papa emerito Benedetto XVI, di cui padre Georg è segretario particolare.

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Padre Georg allontanato dalla Casa pontificia

Addirittura, gli articoli della stampa tedesca insinuerebbero il dubbio di un allontanamento a tempo indeterminato di Padre Georg a opera di Papa Francesco. Sul quotidiano Tagespost, ad esempio, si legge: «Papa Francesco ha congedato il prefetto della Casa Pontificia, l’arcivescovo Georg Gaenswein, a tempo indeterminato. Il segretario privato del Papa emerito rimane a capo della prefettura, l’ufficio vaticano responsabile delle udienze pubbliche del Papa, ma è esonerato per poter dedicare più tempo a Benedetto XVI».

Le ipotesi sulla sospensione di padre Georg

Subito sono fioccate le ipotesi. La prima – e più immediata – riguarderebbe lo stato di salute di Joseph Ratzinger. Il papa emerito potrebbe avere maggiore bisogno del suo segretario particolare vista la sua avanzata età e visto il progressivo distacco dalla vita pubblica, che potrebbe coincidere anche con un peggioramento delle sue condizioni di salute.

Ma l’altra ipotesi potrebbe essere legata anche a questioni politiche, dopo che nelle scorse settimane era scoppiato un giallo in Vaticano per un testo – che in un primo momento riportava anche la firma del papa emerito – contro il sinodo sull’Amazzonia, in cui papa Francesco aveva aperto al sacerdozio anche per le persone sposate, in determinate aree del mondo.

Entrambe queste circostanze, in ogni caso, sono state smentite dal Vaticano che ha parlato di una naturale alternanza negli incarichi.

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