La foto, l’articolo e l’elenco: Alessandro Orsini vuole denunciare il Corriere della Sera

Il professore di Sociologia del Terrorismo internazionale è pronto a querelare la testata e il direttore Luciano Fontana

06/06/2022 di Enzo Boldi

Prima un post pubblicato sui suoi canali social. Poi l’annuncio, attraverso un trafiletto pubblicato sull’edizione odierna de Il Fatto Quotidiano, dell’intenzione di adire a vie legali nei confronti del Corriere della Sera. Tutto per colpa di una fotografia messa in taglio alto (nella versione online, ma anche in un approfondimento nelle pagine interne dell’edizione cartacea) in cui il nome di Alessandro Orsini – uno dei personaggi che ha diviso l’opinione pubblica italiana sulla guerra in Ucraina – viene inserito in un elenco di “influencer e opinionisti” putiniani, o che fanno da megafono alla propaganda di Vladimir Putin.

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Immagine e non solo. Perché Orsini ha contestato – oltre alle modalità, ovvero quella che sembra essere (secondo l’accusa) una lista di proscrizione – anche quel che non è stato scritto all’interno dell’articolo a doppia firma – Fiorella Sarzanini e Monica Guerzoni – in merito alle indagini del Copasir nei suoi confronti. E prima ancora della notizia della denuncia nei confronti del Corriere della Sera e del suo direttore (Luciano Fontana), lo stesso professore di Sociologia del Terrorismo Internazionale si era sfogato sui social puntando il dito contro la narrazione fatta contro di lui:

«Chiunque legga il contenuto di questo articolo si rende conto immediatamente che la mia foto è stata inserita a caso, immotivatamente, senza alcun senso. Il Copasir ha indagato su di me e non ha trovato assolutamente niente. Lei stesso, nell’articolo in questione, cita le indagini del Copasir senza indicare nemmeno una parola del Copasir contro di me. Sono una persona pulitissima […] Caro Luciano Fontana, so che il suo desiderio è di vedermi dietro le sbarre, ma sarà frustrato. Nessuno mi arresterà ed io continuerò a parlare contro le politiche inumane del governo Draghi in Ucraina volte a sirianizzare quella guerra dietro richiesta della Casa Bianca».

Accuse pesanti in risposta a un articolo in cui lo stesso Orsini viene descritto come «docente licenziato dall’Università Luiss dopo il clamore suscitato dalle sue apparizioni televisive». In realtà, il professore ha mantenuto la sua carica di “professore associato” nel dipartimento di Scienze Politiche dell’Ateneo romano, ma non gli è stato rinnovato il contratto come direttore dell’Osservatorio da lui stesso creato nella Luiss.

Orsini denuncia il Corriere della Sera per l’articolo sui “putiniani”

Orsini, dunque, definisce il direttore de Il Corriere della Sera come un “manipolatore”. E dopo lo sfogo social, come riportato oggi da un trafiletto nelle pagine interne de Il Fatto quotidiano, sta preparando la denuncia nei confronti del quotidiano (probabilmente anche nei confronti delle due giornaliste che hanno redatto quell’approfondimento). Un qualcosa di molto simile a quel che è accaduto a inizio maggio. Solo un mese fa, infatti, il professore di Sociologia aveva annunciato la sua querela nei confronti di un altro quotidiano (quindi coinvolgendo, come accade in questi casi, anche il direttore della testata): La Stampa. Il giornale diretto da Massimo Giannini, infatti, aveva pubblicato un articolo in cui veniva messo in dubbio il suo curriculum. Non per i titoli conseguiti, ma per la differenza tra i suoi studi (ma anche i suoi approfondimenti “scientifici” oggetto anche di saggi pubblicati) e gli argomenti di cui va a parlare negli studi televisivi e nei suoi articoli sul quotidiano diretto da Marco Travaglio.

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