La Open Arms è davanti a Lampedusa e Trenta non firma il nuovo divieto di Salvini
15/08/2019 di Gianmichele Laino
La Open Arms vede la terra di Lampedusa dopo quattordici giorni in mare, con un salvataggio di 147 persone alle spalle. L’ingresso nelle acque territoriali italiane è stato reso possibile in seguito alla decisione del Tar del Lazio che ha annullato il divieto di avvicinamento imposto dai ministri Matteo Salvini, Elisabetta Trenta e Danilo Toninelli. Questo provvedimento era stato firmato prima dell’avvio della crisi di governo.
Open Arms arrivata a Lampedusa
Per questo motivo, nella serata di ieri, Matteo Salvini aveva ribadito – nonostante la decisione del Tar del Lazio – il suo nuovo divieto all’ingresso nelle acque territoriali che, tuttavia, questa volta non era stato controfirmato dalla ministra della Difesa Trenta. La spaccatura politica si riflette anche sulla gestione della crisi di una nave con 147 persone a bordo, ai limiti della sopravvivenza da quattordici giorni. Anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, già nella giornata di ieri, aveva scritto a Matteo Salvini chiedendogli di far entrare i migranti in Italia.
L’ingresso nelle acque territoriali di Lampedusa è stato salutato con sollievo dalla Open Arms:
🔴#ULTIMAHORA #OpenArms ya fondeado en aguas italianas con autorización por parte de las autoridades. El decreto de Salvini ha dejado de tener efecto a pesar de las amenazas de uno nuevo. No tenemos aún permiso para entrar en puerto.
Una noche larga, pero el final se acerca. pic.twitter.com/iN83fFtgH3— Open Arms (@openarms_fund) August 15, 2019
La divisione nel governo su Open Arms
Resta attivo, tuttavia, per la Open Arms il divieto di ingresso nel porto di Lampedusa. L’imbarcazione si è dovuta fermare nella zona di Cala Francese, a circa un chilometro dall’entrata del porto. Ma adesso bisognerà fronteggiare le esigenze dei naufraghi, compresi i 32 minori che si trovano a bordo: tutti i tribunali italiani che si sono espressi in merito alla vicenda riconoscono la necessità di un soccorso che, se negata, equivarrebbe a un respingimento. Ma Matteo Salvini non sembra aver intenzione di cedere.
Nel corso del comizio svolto ieri sera a La Spezia, il ministro dell’Interno ha ribadito la sua intenzione di non far entrare in Italia la Open Arms: «Ho firmato il nuovo divieto di ingresso nelle acque territoriali italiane per la nave Ong Open Arms. Chi si adopera per riaprire i porti non fa un dispetto a Salvini, fa solo il male del Popolo Italiano» – ha ribadito il ministro.