Cosa c’è scritto negli ‘omissis’ dei verbali del Comitato tecnico-scientifico

Spoiler: non c'è nessun mistero

05/09/2020 di Redazione

Nella giornata di ieri sono stati pubblicati i verbali del comitato tecnico-scientifico sul sito della Protezione Civile. Sono verbali che ora sono accessibili a tutti, basta cliccare qui: si atterra sul sito della Protezione Civile e si ha la possibilità di ricostruire, passo dopo passo dal 7 febbraio in poi, tutta la storia della pandemia da coronavirus in Italia vista dall’interno del comitato tecnico-scientifico. Sempre nella giornata di ieri, tuttavia, sono state allo stesso modo segnalate una serie di questioni sempre relative ai verbali pubblicati. Diversi professionisti dell’informazione, infatti, si sono lamentati per la grande presenza di omissis nei verbali all’interno dei documenti scansionati e pubblicati sul sito della Protezione Civile.

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Omissis nei verbali: la filologia ci aiuta

Immediatamente, sui social network, gli utenti hanno preso queste indicazioni e, piuttosto acriticamente in verità, hanno iniziato a diffondere ipotesi complottiste e hanno accusato ancora una volta il governo di scarsa trasparenza e di voler nascondere delle informazioni fondamentali per la popolazione italiana. In realtà non c’è alcun mistero.

Quali sono gli omissis nei verbali del comitato tecnico-scientifico?

In effetti, in più punti sono presenti grossi rettangoli neri o lunghe strisce nere che vogliono puntare alla cancellazione di alcune scritte all’interno dei verbali. Sono segreti di stato inconfessabili? Non proprio. Come non sfuggirà all’occhio di chi ha avuto una piccola infarinatura di filologia (a volte, i professori più bravi di latino e greco danno qualche elemento anche agli studenti del liceo classico), per quanto riguarda i rettangoli più grandi, si tratta di omissis ricorsivi. Nel senso che hanno sempre le stesse caratteristiche e sono collocati sempre in un punto ben preciso del testo, alla fine cioè del verbale della riunione vero e proprio. Come in questo caso (si tratta del verbale del 5 marzo, ma gli esempi del genere sono quasi in tutti i verbali del comitato tecnico-scientifico).

omissis nei verbali

Il verbale del 5 marzo è il 19esimo su 95 (fino a fine luglio), quando ancora i documenti, nel pieno dell’emergenza, non avevano trovato una formattazione standard. Più avanti, dai verbali di metà marzo in poi, alla fine di ogni passaggio riassuntivo della riunione, è stata inserita una tabella che verrà oscurata soltanto nella sua parte destra, mentre in quella sinistra (che contiene tutti i nomi dei partecipanti alla riunione – esplicitati una seconda volta: la prima sta all’inizio di ogni documento) compare l’omissis nel verbale. Come in questo caso:

omissis nei verbali

Ecco dunque svelato il mistero: dal momento che gli omissis nei verbali sono alla fine della porzione di testo realmente interessante (ovvero quella relativa alla sintesi della discussione del giorno) e visto che da un certo momento in poi, con un adattamento formale dei documenti, è stata inserita una tabella in quello stesso punto del testo, possiamo dire con certezza che ciò che è stato oscurato nei verbali, principalmente, sono le firme per esteso dei partecipanti alle riunioni del comitato tecnico-scientifico, con l’obiettivo di non renderle replicabili da chiunque.

Certo, non è l’unico dato che nei documenti viene omesso: nel verbale del 3 marzo compare una tabella dei produttori che possono essere consultati per l’acquisto di dispositivi sanitari d’urgenza (ventilatori polmonari e altre apparecchiature ospedaliere) i cui nomi vengono cancellati dalle strisce nere degli omissis. Stessa cosa per i verbali, ad esempio, del 10 marzo e del 12 marzo (ma ci sono anche altri esempi): quando il comitato tecnico-scientifico parla di una marca o di una tipologia di ventilatori polmonari, di mascherine, di altri presidi medico-chirurgici omette sempre il loro nome proprio. Ma si comprende benissimo a cosa si sta facendo riferimento.

Il caso leggermente più aperto a interpretazioni è quello del 7 marzo: un verbale particolarmente importante perché si stanno definendo le regole che anticipano il provvedimento del lockdown di qualche giorno dopo. Qui, oltre agli omissis che abbiamo analizzato, si nascondono alcune indicazioni a penna (sempre per restare nell’ambito della filologia, si potrebbero definire degli scholia al testo base), in cui l’estensore ha preso appunti con la propria grafia.

Omissis nei verbali, perché non vengono mostrati alcuni allegati

Infine, in alcuni casi, ci sono stati degli allegati – sempre in coda al testo del verbale vero e proprio – che sono stati omessi dai verbali. Questi sono, forse, indicazioni più sensibili. Ma anche per questo c’è una spiegazione. Innanzitutto, pur non volendo dar retta alla filologia, c’è un’indicazione molto ben precisa a corredo della pubblicazione dei verbali, redatta dalla protezione civile che spiega la natura degli omissis.

«Nei documenti sono state oscurate le generalità e gli altri dati identificativi dei soggetti privati, anche societari, e dei prodotti sanitari di questi ultimi, allo scopo di contemperare le esigenze di trasparenza con quelle di riservatezza dei terzi».

Che è quello di cui abbiamo parlato finora, in sintesi.

Poi, c’è anche la spiegazione relativa agli allegati che sono stati omessi:

«Sono stati, altresì, omessi gli allegati e i documenti sottoposti alle valutazioni del CTS, in virtù di quanto disposto dall’articolo 5-bis, comma 2, del D. Lgs 33/2013, e tenuto conto dell’alto numero di controinteressati, come previsto dalla Circolare FOIA 1/2019».

Cosa dice il D. Lgs 33/2013 all’articolo 5-bis comma 2? Che l’accesso agli atti viene negato per evitare pregiudizi su questi interessi privati: protezione dei dati personali, libertà e segretezza della corrispondenza, interessi economici e commerciali di una persona fisica o giuridica.

Dunque, a meno che non si voglia fare le pulci ai players coinvolti nella ricerca spasmodica di quei giorni di dispositivi di protezione, di ventilatori e di altri strumenti per le terapie intensive, gli omissis non alterano affatto la trasparenza della natura politica (e anche scientifica) delle decisioni che furono prese in quei giorni.

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