L’Olanda chiede garanzie all’Italia per rivedere quota 100 e altre riforme

Si è svolto ieri sera a L’Aia, in Olanda, l’atteso incontro tra Giuseppe Conte e il premier olandese Mark Rutte. Tra gli argomenti discussi, oltre alla revisione di quota 100, il Recovery fund proposto dalla Commissione europea, di cui discuteranno i leader dei 27 paesi Ue fra una settimana a Bruxelles.

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Al termine dell’incontro, durato circa 20 minuti, Conte e Rutte hanno cenato in un ristorante italiano nel centro dell’Aia. Dopo un colloquio a Binnenhof, sede del governo olandese, Rutte ha accompagnato il premier a piedi, attraverso il centro de l’Aja, al ristorante italiano Impero romano, dov’è ospite abituale. Conte è stato fermato più di una volta da studenti italiani, per una foto e un saluto. Poi la cena a base di tris di pesce e, come dessert, un tiramisù. «Qui è straordinario», ha detto Rutte scherzando con i giornalisti italiani all’ingresso. Due giorni fa in un’intervista all’emittente spagnola Nius Conte aveva risposto a una domanda sul piatto italiano da offrire ai leader dei Paesi frugali: «Un tiramisù, per tirare su l’Europa», aveva detto.

Conte si è poi fermato a parlare con i giornalisti e ha rivelato alcuni contenuti del colloquio con Rutte, dal Recovery plan a quota 100: «L’Italia ha già iniziato a lavorare in una prospettiva di riforme strutturali e investimenti che portino a una ripresa. Non c’è dubbio che dobbiamo fare in modo che il Recovery plan sia effettivo e reale perché se lo infittissimo di condizionamenti che avrebbero effetto di rallentare la ripresa potrebbero diventare inefficaci ma non è questo lo spirito di questo progetto. Dobbiamo evitare di farci imbrigliare in una burocrazia che lo renda meno effettivo, quando tutti i Paesi lavorano per tagliare la burocrazia», ha detto il premier. «Con Rutte non c’è piena convergenza ma c’è convergenza sulla necessità di una risposta europea, ci sono ancora alcune divergenze su cui possiamo lavorare. C’è confronto in un ottimo clima», ha concluso Conte.

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