Joe Biden e le inesattezze nei discorsi sull’Afghanistan

Il presidente Usa sempre più nell'occhio del ciclone

21/08/2021 di Redazione

Un presidente meno aggressivo rispetto allo scorso 16 agosto, più conciliante, disponibile a rispondere alle domande e pronto a citare gli alleati europei e i membri del G7, snobbati nella prima autodifesa sulla crisi afghana. Joe Biden torna a difendere il ritiro ma ammette di non sapere come andrà a finire. Ha parlato dalla Casa Bianca, con alle spalle la vicepresidente Kamala Harris e il segretario di Stato Antony Blinken, per inviare un messaggio di collegialità dietro quelle scelte messe sotto accusa anche dai democratici.

«Non posso promettere quale sarà il risultato finale, ma come comandante in capo prometto che mobiliterò ogni risorsa possibile. La nostra credibilità non è in discussione – ha dichiarato – ho parlato con i nostri alleati Nato, ne avevamo parlato già al G7. Sta succedendo l’esatto opposto di quello che appare: stiamo agendo, decisi a fare quello che ci eravamo preposti». Anche se, ribadisce, il «crollo in undici giorni era imprevedibile». Biden ha lodato la precisione delle operazioni, dicendo che «solo gli Stati Uniti possono essere in grado di mobilitare una forza come questa nell’altra parte del mondo e con questo grado di precisione».

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Quando gli è stato chiesto se gli americani dovessero sentirsi al sicuro dal terrorismo, dopo aver visto la confusione delle operazioni in Afghanistan, Biden ha liquidato la domanda con una battuta sarcastica: «Penso che lei stia mettendo insieme le mele con le arance». È stato l’unico momento in cui si è irrigidito. «Prevedere il collasso delle forze afghane – ha poi aggiunto – è diverso dal vedere se ci sono progetti di attentati nei confronti degli Stati Uniti». Ciò che conta adesso, ha fatto capire, è portare a casa il maggior numero di americani. «Fatemi essere chiaro – ha detto – tutti gli americani che vorranno tornare a casa, noi ve li riporteremo a casa».

Il discorso di Biden analizzato dal NY Times

Come avvenuto anche in passato con le dichiarazioni pubbliche e controverse del predecessore Donald Trump, il NY Times ha analizzato i passaggi più critici del discorso dell’inquilino della Casa Bianca. Secondo i fact checkers della testata, ci sono state delle discrepanze nel passaggio in cui Biden ha parlato della fiducia degli alleati di tutto il mondo nei confronti delle azioni americane, mentre da più parti sono arrivate critiche per come sia stato gestito il ritiro delle forze militari.

Non solo: Biden ha affermato che al-Qaeda non agisca più in Afghanistan, in seguito all’intervento americano di 20 anni fa. In realtà, alcune sacche di resistenza del gruppo terroristico permangono ancora all’interno dello stato afghano. Alcuni dubbi, infine, sono stati sollevati anche in merito all’attuale situazione legata all’evacuazione di emergenza. Secondo Biden, non ci sarebbero stati problemi per i cittadini americani nel raggiungere l’aeroporto di Kabul. Affermazione fuorviante, viste le tante testimonianze di statunitensi che hanno incontrato – allo stesso modo dei cittadini afghani – resistenze e problemi lungo il percorso verso l’aeroporto.

Come procede la situazione a Kabul

Mentre da Kabul arrivano notizie sempre più drammatiche, con persone ammassate all’aeroporto in attesa di un visto, bambini lanciati oltre la recinzione perchè i soldati li prendano con loro, spari nella zona da parte di talebani, Biden ha invece fornito alcune cifre per sostenere il successo delle operazioni: da luglio sono state evacuate 18 mila persone, di cui 13 mila dal 14 agosto. Altre migliaia verranno imbarcate su voli privati allestiti dall’amministrazione americana. Evacuati anche i 204 dipendenti in Afghanistan di New York Times, Washington Post e Wall Street Journal. Biden ha poi concluso il suo discorso dedicando un pensiero ai 6 mila soldati impiegati. «Io manifesto la mia gratitudine – ha detto – ai coraggiosi uomini e donne delle forze armate americane che stanno portando avanti la nostra missione. Sono incredibili».

[CREDIT PHOTO: ITALY PHOTO PRESS]

 

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