Quelli che disobbediranno al dpcm e poi pubblicheranno una foto sui social del loro ristorante

Il tutto a colpi dell'hashtag #IoApro1501

11/01/2021 di Gianmichele Laino

In vista del nuovo dpcm coronavirus che dovrà entrare in vigore a partire dal prossimo 16 gennaio, il governo prepara ulteriori misure che incideranno sulla gestione della pandemia. Se da un lato ci sarà la possibilità per alcuni territori di entrare addirittura in zona bianca (ma si tratta di criteri troppo stringenti, con l’Rt al di sotto di 0,5), dall’altro verranno rafforzate anche le zone gialle, con i divieti di spostamento tra le regioni e lo stop all’asporto dai bar dopo le 18 (per evitare assembramenti nelle immediate vicinanze di questi esercizi). Dunque, va da sé che gli esercizi commerciali e i ristoratori continueranno a essere tra le categorie più colpite da queste restrizioni. Categorie che, per questo motivo, si stanno preparando a una protesta.

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E si viaggia a colpi di hashtag. In modo particolare, dal 15 gennaio in poi, partirà la protesta di #ioapro1501, un modo per disobbedire all’esecutivo, mettendosi bene in vista sui social network. Non soltanto bisognerà contravvenire alle regole (che prevedono i servizi di asporto per i ristoranti dopo le 18), ma bisognerà anche “autodenunciarsi” attraverso la pubblicazione sui social network della fotografia del proprio locale con l’hashtag che abbiamo citato in precedenza.

Nonostante nel manifesto di lancio della manifestazione si ricordi come le forza dell’ordine «sono a fare il proprio lavoro» e si inviti pertanto alla «disobbedienza gentile», immaginiamo che non sarà così difficile – in ossequio alle multe che sono state elevate in quasi un anno di pandemia – proprio per le forze dell’ordine individuare quelle persone che sceglieranno di aprire i propri esercizi commerciali, esponendo al contagio gli avventori. Del resto, cosa c’è di più pubblico dei social network dove verranno esposte le immagini dei locali?

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