Il mega down di Whatsapp e Facebook vale 70 milioni di nuovi iscritti per Telegram

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Il prezzo da pagare come conseguenza del prolungato Whatsapp down di lunedì sera si misura (anche) tramite il numero di nuovi utenti per Telegram

Come è successo per Signal era scontato accadesse anche per Telegram, bisognava solo capire in quale misura. Il blackout di tutti i social della sfera di Menlo Park (Whatsapp, Instagram, Facebook e Messenger) durato per circa sette ore ha spinto molti a correre ai ripari. A Telegram questo è valso ben 70 milioni di download, il frutto colto nato da una delle peggiori giornate vissute da Facebook di sempre.



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Telegram conferma i numeri

A confermarlo è stato direttamente il canale del fondatore Pavel Durov, che ha festeggiato il traguardo comunicandolo a tutti coloro che sono iscritti e permettendosi anche di gongolare un po’. «Ieri (il 4 ottobre), Telegram ha raggiunto un nuovo record in termini di registrazioni di nuovi utenti e attività – inizia il messaggio in chat – Il tasso di crescita giornaliero di Telegram è stato ben superiore alla norma e abbiamo dato il benvenuto a oltre 70 milioni di rifugiati da altre piattaforme in un solo giorno».



Arriva poi il benvenuto per i nuovi utenti: «Ai nuovi voglio dire questo, benvenuti su Telegram, la più grande piattaforma di messaggistica indipendente. Non vi deluderemo quando lo faranno gli altri». Ci tiene, come sempre, a ribadire l’indipendenza di Telegram. Indipendenza che vale quando si tratta di compiere atti illeciti e punibili per legge ma che non si applica quando è Putin a intervenire.

Lo stesso boost dopo la modifica della privacy Whatsapp

Non è la prima volta che al passarsela male di Whatsapp – proprietà di Facebook – corrisponde un grande guadagno per la piattaforma russa. Già quando è cambiata la privacy Facebook e si è creato un periodo di confusione in merito a quello che sarebbe successo, in tanto hanno preferito l’app di Durov per le garanzie di privacy che fornisce. All’epoca gli iscritti conseguenti furono 25 milioni.