Siamo a 1200 casi dal numero massimo di positivi in un giorno

Visto l'andamento dei contagi, il record potrebbe arrivare nei prossimi giorni

09/10/2020 di Redazione

Nel calendario dell’epidemia in Italia, c’è stata una data memorabile. Si tratta del 20 marzo. Il giorno dopo, nel bollettino dei dati diffusi dalla protezione civile, si registrava un numero di contagi in 24 ore pari a 6.557: è, fino a questo momento, il numero massimo positivi in Italia. Oggi, 9 ottobre, con riferimento ai dati delle ultime 24 ore, siamo arrivati a 5.372. Siamo praticamente a meno di 1200 contagi dal record giornaliero registrato in Italia dall’inizio della pandemia.

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Numero massimo positivi in Italia, cosa sta succedendo oggi

Un numero che non è affatto rassicurante. È vero: la premessa doverosa è che, a quell’epoca, si facevano molti meno tamponi di adesso (oggi, ad esempio, abbiamo raggiunto quota 130mila test in 24 ore, mentre in quei giorni il numero totale di tamponi effettuati dall’inizio della pandemia era 233.200). Ma è pur vero che oggi sono aumentati anche i tamponi di controllo e non solo quelli che determinano effettivamente il tasso di positività (che oggi si è attestato, per dare un’idea, intorno al 5%).

Oggi non siamo in lockdown come era successo il 20 marzo scorso. Ma quei dati si riferivano ai quindici giorni precedenti, quando l’Italia era stata appena scossa dall’incubo coronavirus. Improbabile pensare di continuare così senza misure più stringenti. E se da un lato Vincenzo De Luca sostiene che a mille contagi in Campania con 200 guariti appena in 24 ore sarà lockdown, dall’altro dobbiamo rilevare una tendenza che, ormai, è nazionale.

Tra lunedì e venerdì di questa settimana, ad esempio, si sono registrati 18.441 casi. L’incremento rispetto alla media delle quattro settimane precedenti è del 127%. I grafici che portano il conto delle positività giornaliere in Italia sono tutti caratterizzati da curve che si discostano pericolosamente da un andamento lineare.

Gli attualmente positivi, il 21 marzo scorso, erano 42.681. Oggi, il dato è di 70.110. L’unico aspetto positivo riguarda il numero dei decessi, di gran lunga minore rispetto a quei giorni di marzo, quando anche la pressione sulle strutture ospedaliere era eccessiva. Al momento, almeno da questo punto di vista, lo scenario è molto diverso. Ma in continua e preoccupante evoluzione.

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